Lettre sans lieu ni date: "Le medaglie, ed altre cose antiche sempre sono state in pregio, e riputate da' moderni per memoria del valor di quelli uomini; onde così, e altrove meritatamente sono avute care. Io conoscendo questo, ho pensato alle volte, come potessi piacere alle persone virtuose, e nobili in qualche modo. E perchè io ho veduto la diversità, che usano gli Antichi, facendone alcune d'oro, altre d'argento, e infinite di bronzo, e trovarsene delle false; m'è venuto desiderio di gettarne parecchie in fogli di carta circa l'antichità della mia patria (con alcune moderne in compagnia) la quale siccome ebbe d'ogni tempo uomini valorosi, e grandi per arme, e per lettere, ed ogni altra professione, così n'ha tuttavia di rari, ed eccellenti. Ancorachè gl'ingegneri nostri s'abbiamo sforzato di continuo venire in supremo grado, però quelli, che viziosi sono stati, hanno avanzato tutti gli altri. Tal che io avendone fatto quattro libri, mi ho ingegnato di tener conto di tutte le cose più notabili, e più degne di memoria, non defraudando la virtù del suo debito onore, nè il vizio del meritato biasimo. Troverete molti altri belli, e curiosi particolari di nobiltà, di studj, e d'artefici: molte origini di famiglie nuove, molte memorie di quelle, che sono spente, e altre cose, che non sono per ogni cronica; e di tutto so, che n'avrete diletto, massimamente quando leggerete l'imprese, e i motti appropriati a ciascuno. Ora ve ne mando il saggio con questa lettera, acciocchè ne veggiate parte, e sappiate, che io non spendo tutto il mio tempo invano" (Bottari 1766 vol. 5, p. 95, lettre XXXV).