Lettre du 17 février 1559 (de Naples): “Mi piacque saper se siano salvate le Medaglie e beneficii del nostro q. M. Gentile, & erami venuto in fantasia, come haverete visto in un’altra" ; "La Medaglia di M. Pletorio penso che dica CONSIDIVS, e credo si trova in altre C. CONSIDI. Quid si Confus, cui Consualia? Cercate qualche Medaglia più intiera, se il faremo Dio del Consiglio, diremo che sta in faccia, perche il buon consiglio non si vergogna, ne lascia per rispetti di dimostrarsi; mostra la testa & il petto dove è il sito di consigli, & il governo dell’anima, e dell’huomo: li altri membri sono istrumenti. Ricordatevi dell’Apologo di Menenio Agrippa, ancor che dica C. Considi, potremmo interpretare che sia quel Dio del quale fu derivato il nome della Famiglia. Credo che sia giovane, non perche il consiglio stia in quell’età, anzi han bisogno i giovani di consiglio, ma perche così si fanno tutti i genii e spiriti e virtù, forse per la purità e sincerità e simplicità che è necessaria nelle cose significate; vestito pare di toga e lato clavo e fino, perche è come Genio del Senato, e come consiglio publico. Ma voi ridete delle mie interpretazioni, & io mi trastullo in scrivere quicquid in buccam venerit. Hò da dirvi un’altra delle Medaglie di Napoli poiche ci sono, e vi rispondo prima che voi non credevate. Trovandomi in Napoli hò pensato al Minotauro delle Medaglie di questa Città, e credo il nostro M. Pyrrho non havea scritto cosa alcuna di queste Medaglie, quando vidi il libro suo, forse aspettando di far gran prove essendo di questo Paese. Dice Strabone che Napoli fu edificata da Cumani, Vergilio nel principio del Sesto dice che Dedalo fece il tempio d’Apolline à Cuma, dove fu la Sibilla Cumana. Sono intrato in fantasia che tutte le Medaglie del Minotauro siano de Cumani, ovvero delle Colonie de Cumani, e che essi per rispetto di Dedalo facessero batter le monete così. Sono in questa opinione confermato ricordandomi non solamente haverlo visto in quelle di Napoli, ma in oltre molte altre Medaglie di Città e Popoli di questo Regno. Se direte Dedalo fece il tempio non à sue spese, se venne per aria con le ali di cera era forse ignudo, e solamente artefice & esule, egli pose le mani, ma la Città fece la spesa. Io rispondo che credo più presto venne in una nave tanto veloce, che parea che volasse per paura grande, e portò seco denari & altre robbe, e guadagnò col suo artifico tanto, che puotè fare il bel Tempio. La testa di Donna è ò Parise ò Sibilla, credo che si trova spesso con Diadema, la quale non credo che portasse la Sibilla, ma in altre è con corona di lauro, e in alcune è la testa di Apollo. (...) In Napoli a XVII. di Febraro MDLIX" (Agustin 1772, Opera Omnia, vol. VII, lettre IV, p. 233-234; voir Carbonell Manils 1992-1993, p. 180 et Serafin 2013, p. XI, notes 55 et 56 et XXX).