Lettre du 9 juillet 1729 (de Vienne): "Il Severo in argento con Giove nel rovescio tra due figurine, è medaglia trita e ordinaria, e io ne tengo una arcibellissima. Ho scritto pertanto al Padre, che ve la restituisca. L’altra in metallo con la testa di Calpurnia, ultima moglie di Cesare, è sicuramente un’impostura moderna. Il suo nome era Calpurnia, non Calphurnia, come sta scritto nel disegno inviatomi. Niuna testa di donna fu battuta in moneta dal Senato sotto i tre primi Imperatori. Sotto Caligola si cominciò a vedere la testa di Agrippina sua madre. La testa di Calpurnia fu prodotta già 160. e più anni da Enea Vico insieme con altre teste di Augusto, per le quali ne fu deriso dagli antiquarj, che l’han riconosciute per imposture. Fidatevi di me, più che d’altri, che vi scrivo il vero senz’alcuna passione, o interesse. Circa le medaglie degli uomini illustri, intenderete dal fratello il mio bisogno per quelle che mi mancano, le quali sono vent'una. Del Lioni non vi fidate, come io non me ne fido. Salutate l’Abate Bellotti, e ditegli che delle cose prese da lui sempre più mi chiamo contento. Raccomandategli per me qualche bella medaglia di oro, e ditegli, che se può avere in gran metallo una Marciana, una Plautilla, una Giulia Aquilia, e un'Annia Faustina, le prenderò volentieri. Starò attendendo da voi quello, che vi scriverà la vostra Dama di Mantova. Se il Benedetti ha vendute al Ficoroni tutte le sue medaglie per 150. zecchini, ha fatta una solenne pazzia. Ma vedrete che se ne sarà riservate delle migliori, e in buon numero. Io non compro qui cosa alcuna. L’unica medaglia, che ho acquistata, è quella di Niceforo Foca in oro, la cui testa mancava alla mia serie, e tra quelle del secol basso è rarissima" (Zeno 1752, vol. 2, lettre n° 267, p. 527-528; Zeno 1785, vol. 4, lettre n° 746, p. 260-261; Tomassoni 2021a, p. 96, 155; Tomassoni 2022b, p. 57, 88).