Lettre du 5 mars 1738 (de Venise): "Sono grandemente obbligato, e rendo divote grazie a V. P. M. Rda della cortese memoria che ha conservata e conserva di mia persona, e della supplica che le feci due anni sono, di ricordarsi di me in caso che le capitassero medaglie antiche, delle quali volesse privarsi. Dalla sua lettera intendo il nuovo e copioso acquisto che ne ha fatto; e può essere che in tanto numero ve n'abbia alcuna, che manchi alla mia raccolta. Per li rovescj ella ben vede che non v'ha maniera di significarle, quali esser possano quelle, che ci avrebbono luogo, per trovarmene senza: ma in riguardo alle teste, eccole il mio bisogno nella serie di quelle d'argento. Bruto, Agrippa con la testa turrita, Druso figliuolo di Tiberio, Druso fratello di Tiberio, Antonia, Agrippina maggiore moglie di Germanico, Germanico, Agrippina minore moglie di Claudio e madre di Nerone, Poppea, Domizia, Plotina, Marciana, Manlia Scantilla, Didia Clara, e Sabina Tranquillina. In gran bronzo, o sia di prima grandezza, mi mancano le seguenti: Agrippina minore, Plautilla, Annia Faustina la terza moglie di Elagabalo. In mezzano bronzo, o sia di seconda grandezza, Lucio Cesare nipote di Augusto, Ottone battuto in Antiochia, Valeriano Cesare. Quanto alle medaglie d'oro, moltissime sono le teste che bramerei di avere: ma siccome ella non ne ha in questo metallo, che tre, potrà ella notificarmi quai siano, e poi l'avviserò, se alcuna di esse può servire al mio bisogno. [...]" (Zeno 1785, vol. 5, lettre n° 993, p. 337; Tomassoni 2021a, p. 104, note 335; Tomassoni 2022b, p. 134, note 335).