Lettre du 3 novembre 1723 (de Vienne): sur la difficulté de conclure un achat de médailles: "Essendosi preso la P. V. M. Rda a mio riguardo un tanto e tale incomodo, col formare il catalogo della serie di medaglie imperiali in argento, da lei raccolta e posseduta, e col segnarmene ad una per una il valore; mi ha fatta una grazia così distinta, che già mi confesso impotente a potergliela retribuire ; onde per questa parte io le sarò sempre mai debitore, e resterà sempre accesa a suo credito mia partita. Per l’acquisto d’esse ritrovo bensì assai meno difficile il trovar modo di renderla soddisfatta; non volendo io dilungarmi dal conveniente, e sapendo di avere a trattar con persona così intendente ed onesta. Ho letta e considerata con attenzione tutta la serie; e se bene mancante di molte teste, che sono l’ornamento dei gabinetti, la trovo pregevole, e tale, che dà a conoscere il buon gusto di chi l’ha raccolta. Se mi riuscirà di unirla alla mia, che è numerosa di quasi altrettante, crederei che ella potesse comparire con qualche decoro, e far la sua buona figura tra molte altre. Basta che si conveniamo del prezzo. Ritrovo veramente il notato da lei a ciascuna medaglia assai ragionevole, quando a parte a parte voglia considerarsi, e per chi qual di questa, e qual di quella ne tenga bisogno. Ma ella dee riflettere, che io le compero tutte ad un tratto, e che della metà quasi d’esse, tra le quali ve ne ha parimente ben molte delle migliori, mi trovo già provveduto. Contuttociò quando ella se ne contenti, io le offerisco per tutte le descritte nel suo catalogo, comprese le Greche, e le tre di Gordiano il vecchio, di Giulia, e di Constantino, le offerisco dissi trecento effettivi scudi Romani : la metà avanti che me ne faccia la spedizione, e l’atra metà due mesi dopo arrivate. Il denaro le sarà costì rimesso a mio conto con polizze di cambio : e quando si conchiuda il contratto, penseremo al modo di far venire per via più sicura e spedita le stesse medaglie. Per la conservazione e legittimità di esse nulla le scrivo, non tanto perchè ella tutte me le mantiene ben conservate e legittime, quanto perchè conosco e la sua integrità, e la sua intelligenza. Attenderò a risposta la sua risoluzione, e con essa l’onore de’ suoi comandamenti" (Zeno 1752, vol. 2, lettre n° 150, p. 294-295; Zeno 1785, vol. 3, lettre n° 608, p. 397; Tomassoni 2021a, p. 119-120; Tomassoni 2022b, p. 71).