Lettre du 24 août 1734 (de Venise): "Ho avuto occasione di spedire alcuni libricciuoli a Mons. Fontanini. Mi sono servito della medesima per far tenere a V. P. Rma quello che porta il titolo Utilitas rei nummariae veteris, stampato in Vienna col nome del P. Lodovico Debiel, ma che può dirsi opera del P. Carlo Granelli, Milanese, della Compagnia di Gesù, Confessore della vedova Imperatrice Amalia ; nel ricco Museo della quale si conservano le LI. medaglie battute nelle colonie Romane, e non mentovate dal Vaillant, che fanno il soggetto principale dell’Opera. Ella è distesa con molta saviezza, e fa conoscere quanto vaglia l’autore in simile materie. Si compiacerà V. P. Rma di gradire sì poca cosa in testimonianza de' miei molti doveri. Il medesimo P. Granelli ha pubblicato senza apporvi il suo nome, ma quello del P. Erasmo Froelich, un altro libro di alquanto maggior mole, col seguente titolo : Appendicula ad numos Augustorum & Caesarum, ab urbibus graece loquentibus cusos, quos Cl. Vaillantius collegerat, concinnata, e cimelio Vindobonensi cujusdam e S. J. Vienna 1734. 8. Vi si dà l’intaglio, e la spiegazione di più di CCLX. medaglie greche non riportate dal Vaillant. Anche per due esemplari di questo ho già scritto a Vienna, e capitandomi, uno di essi sarà per lei, che saprà rendermi buon testimonio se giustamente queste Operette io commendi. L’autore è mio buon amico, e pochi galantuomini a lui simili ho praticati in Germania. Se tutti i posseditori di musei seguissero il di lui esempio, potrebbesi comodamente ampliar di molto la conoscenza delle cose numismatiche. Rispondendo ora alla sua lettera dei 31. del passato, le rendo nuove grazie delle diligenze da lei praticate per proccurarmi da cotesto Sig. Marchese Capponi le desiderate notizie intorno Muzio di Capodistria. Quanto a Monsig. Fontanini, egli non meno di gentilezza, che di erudizione fornito, me ne ha somministrate di bellissime, ed in gran copia. A lei non mancano frequenti incontri di far costì nuovi acquisti di rare e pregevolissime medaglie : ma ciò dir io non posso che in queste parti a me avvenga, dove se n’è secca la semente, e perduta la miniera, che n’era pochi anni sono abbondante, il che me ne ha fatto quasi perder il gusto, talchè in un mese apro appena i miei armadj una volta per visitarle. Il Caligola d’argento, greco con la statua d’Augusto fra 7. stelle è bellissima medaglia, e sta anche nella mia stanza ; siccome pure io ci tengo i due libri dell’Lastanosa, e del Cameli, da me ritrovati con non poca difficoltà, e il primo massimamente" (BnM, Ms. It. X, 3 (=6949); Zeno 1785, vol. 5, lettre n° 848, p. 43-45; Tomassoni 2021a, p. 64-65, 172; Tomassoni 2022b, p. 39-40, 97; Callataÿ 2022, p. 484, note 21).