Lettre du 27 avril 1726 (de Vienne): "Non ostante che jeri sia partito con la Padronanza il Sig. Conte di Cobenzel, Camerier Maggiore, e Presidente alla Commissione del Museo Cesareo, non si lascierà non pertanto di continuare nella revisione e nel registro di esso Museo : anzi si avrà campo d’impiegarvi ogni mattina qualche ora di più, mentre bene spesso ere obbligata sua Ecc. dalla sua carica a rimettere ad altro mattino il lavoro. E giacchè siamo su questo proposito, e voi mostrate piacere di udirne di quando in quando qualche nuova scoperta, eccovene una degna della vostra attenzione. Sono parecchi anni che in Francia si sono trovate due medaglie di argento col nome di Pacatiano Imperadore, di cui presso gli autori antichi non si trova fatta menzione. In una, che è del Museo Regio, leggesi … FVL MAR PACATIANVS P F AVG, cioè … FULvius MARius o MARinus PACATIANVS Pius Felix AVGustus : e nel rovescio ha una figura di donna stolata sedente dalla sinistra alla destra, con patera nella destra, e un doppio cornucopia nella sinistra, con l’epigrafe CONCORDIA MILITVM. L’altra, che è nel gabinetto del P. Chamillard, celebre Gesuita in Parigi, ha intorno la testa radiata (il che pure è nell’altra suddetta) di Pacaziano la seguente leggenda : IMP T IVL MAR PACATIANVS P F AVG, cioè IMPerator Titus IVLius MARius, o MARinus PACATIANVS Pius Felix AVGustus : e nel rovescio sta una figura di donna stolata in piedi, verso la parte destra, alzando con la destra un picciol ramo, forse di olivo, e nella sinistra tenente un’asta transversa, col moto PAX AETERNA. In queste due medaglie trovate in Francia, forse non ben conservate, e però non ben lette, voi vedete diversamente riportato il prenome e ’l nome gentilizio di Pacaziano, mentre una lo dice Fulvio, e l’altra T. Giulio : ma in quella che già pochi giorni ho avuta per mano, esistente nel Museo Cesareo, similmente di argento, di tutta conservazione, e alquanto più grandicella delle ordinarie, leggesi chiaramente così : IMP T I CL MAR PACATIANVS AVG, cioè Imperator Titus Julius Claudius Marius o Marinus Pacatianus Augustus. L’effigie di questo Imperadore, o piuttosto Tiranno, che mostra d’essere di 30. in 40. anni, ha il diadema radiato, ed è somigliantissima a quella che si vede nell’intaglio dell’altre due : ma il rovescio della Cesarea n’è tutto diverso, mentre raffigura una donna stolata, dalla sinistra alla destra sedente, che tiene nella man diritta un timone rivolto all’ingiù, e nella sinistra un cornucopia, con la ruota sotto la sua seggia : simboli tutti alla Fortuna corrispondenti, come anche significa la sua leggenda, che è : FORTUNA REDVX. Ora a quale di queste tre medaglie si dovrà dar fede intorno il nome gentilizio di Pacaziano ? Sarà egli Fulvio, Giulio, o Claudio ? Per me la darò più ferma a quello che veggo, che a quello che da altri ne viene scritto. Mi vien detto che qui nello studio del Sig. Conte Carlo di Lamberg siavi una medaglia in argento di Pacaziano, e proccurerò di vederla per vie più assicurarmi : anzi l’Antiquario di questo Cavaliere mi ha promesso di oggi portarmela a casa : e ciò succedendo, ve ne scriverò a piè di questa. In qual tempo fiorisse questo Pacaziano, non si può stabilire di fermo. La fabbrica della medaglia lo fa credere vivente fra i tempi dei due Filippi e di Trajan Decio. Nelle inscrizioni del Grutero della ultima ristampa…" (commentaires sur des inscriptions) (Zeno 1752, vol. 2, lettre n° 215, p. 423-425; Zeno 1785, vol. 4, lettre n° 682, p. 106-108; Tomassoni 2021a, p. 43; Tomassoni 2022b, p. 29-30).