Domenico Sestini - Robert Ainslie - 1789 (3)

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Domenico Sestini

Domenico Sestini - Robert Ainslie - 1789 (3)
FINA IDUnique ID of the page  16787
InstitutionName of Institution.
InventoryInventory number.
AuthorAuthor of the document. Domenico Sestini
RecipientRecipient of the correspondence. Robert Ainslie
Correspondence dateDate when the correspondence was written: day - month - year . 1789
PlacePlace of publication of the book, composition of the document or institution.
Associated personsNames of Persons who are mentioned in the annotation. Joseph Pellerin, Hubert Goltzius, Jean Hardouin, Joseph Eckhel, Charles Combe, Franz Neumann
LiteratureReference to literature. Sestini 1789 vol. 1, p. 7-91
KeywordNumismatic Keywords  Coin Collection , Coin Collector , Correspondence , Apollonia Pontika , Apollonia (epirus)
LanguageLanguage of the correspondence Italian
External LinkLink to external information, e.g. Wikpedia  https://archive.org/details/lettereedissert05sestgoog/page/n24/mode/2up?view=theater
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Grand documentOriginal passage from the "Grand document".

"Sopra una medaglia di Apollonia della Tracia, che si restituisce ad Apollonia dell'Illirico. Tra le medaglie Autonome delle diverse Città della Tracia che Pellerin riporta, ve ne ha una di Apollonia in argento, come potrassi riscontrare alla Tav. XXXIV. num. 5. Tom. I. rappresentando da una parte la testa di Apollo laureata con il nome magistrale ΔΩPIONOΣ, e nel rovescio tre Donne danzanti frammezzo, e attorno un monticello ignivomo, con l'epigrafe AΠΟΛ, e con altro nome magistrale ANΔPOMAXOΣ. Dopo aver egli riportata una tal medaglia, dice di averne altre simili, le quali non differiscono se non nei nomi dei magistrati. Racconta che Golzio ne ha pubblicate due appresso a poco simili: che Nonnio le attribuisce alla Città di Apollonia situata sul Ponto Euxino: che il P. Arduino l'attribuisce ad una Città dell'istesso nome situata nell'Asia Minore, ed altri ad Apollonia dell'Epiro: seguita indi a dire = Quello che pare dover decidere la questione, è una medaglia di Giulia Donna in bronzo di secondo modulo, che contiene nel rovescio l'istesso tipo delle tre Donne danzanti colla leggenda AΠΟΛΛΩNIHTEΩN . EN . ΠΟNTΩ = e crede che si possano attribuire ad Apollonia della Tracia le medaglie in questione. Ma con tutto il buon riguardo, e il rispetto, che professiamo alla memoria di un tanto celebre Letterato, diremo, che tali medaglie appartengono alla Città di Apollonia dell'Illirico, come pure le hanno riferite l'Abate Eckhel e Combe. Sappiamo che di gran considerazione, e celebrità era questa Città, la quale si governava con ottime Leggi, e grido grande aveva per lo studio delle belle lettere, e delle scienze, che vi s'insegnavano, a tal segno che Ottaviano era colà andato per perfezionarvisi, e che appunto vi si ritrovava, allorché Giulio Cesare fu assassinato a Roma. Numerose adunque sono le medaglie di questa Città in argento, con i nomi dei Magistrati, avendo da una parte = Bos Vitulum Lactans = e dall'altra = Horti Alcinoi = come le avrete vedute pubblicate, e riportate da molti, e che un buon numero di queste sono pure nella Collezione Ainslieana, ma che come quelle riportate da Pellerin, da Eckhel, e da Combe, non avvene se non una pervenuta da Patrasso, diversa peraltro per i nomi dei Magistrati, ed è ANTOXOΥTOY . BAKXIΔOY . Caput Apollinis Laureatum, retrò pharetra. AΠΟΛ. Tres Nymphae chorum ducentes, intermedio Nymphaeo ardente, in area ΞENΩN . ΦIΛΛΟΥ. AR. 3. Non doveva ignorare Pellerin, che il Nimfèo era ίεροςτοπος, cioè un Luogo Sacro al dir di Plutarco, e celebre appresso gli Apolloniati dell'Illirico, e che anzi nella detta Collezione Ainslieana vi è altra moneta di Apollonia, in cui il Nimfèo è rappresentato, e che Strabone ne parla come di una cosa degna d' allora , e Plinio pure; il primo dei quali Lib. 7. nota quanto appresso «In ipsis autem Apolloniatarum finibus celeber locus exstat, quem NYMPHAEVM vocitant: ibi vero & petra est ignem vomens, cui fontes subsunt, qui aquas tepidas, bitumenque scatent, dum ipsa bituminis petra, uti par est, utitur» e Plinio dice (Lib. 3. Cap. 23.) «Apollonia quondam Corinthiorum Colonia, cujus in finibus celebre NYMPHAEVM». Ch'è quanto mi occorreva significarvi riguardo a tali Medaglie, che non ammettono altri dubbj per crederle della Città di Apollonia dell'Illirico, come riferì pure il celebre Signor Canonico Neuman, ( Part. II. pag. 228.) facendo le correzioni all'Opera di Pellerin. = Indubitato est Apolloniae Illyridis = ." (Sestini 1789 vol. 1, p. 7-9).

References

  1. ^  Sestini, Domenico (1789), Lettere e dissertazioni numismatiche sopra alcune medaglie rare della collezione ainslieana. Tomo primo, nella stamperia di Tommaso Masi, e comp., Livorno.