-Lettre du 16 novembre 1683 (de Florence) : « Trasmetto in un plico separato per il presente Corriero a V. S. Ill. la copia del restante delle medaglie Greche mezzane, ed anco tutte le altre di prima grandezza, che sono nel Museo di S. A. S. Ho notate le pagine con i numeri, acciò non si confondino le mezzane con le più grandi. Sono sopra 300. Il Gran Duca Francesco che morì nell'anno 1587 raccolte tutte le medaglie del Museo Mediceo. Li successori non se ne curarono. Il Serenissimo ora regnante comprò quel Museo di Spagna, ma le Imperiali sono tutte Latine. Sicchè quelle che le invio sono quì venute prima dell'anno 1587. Nel Museo del morto Cardinale Leopoldo molte ve ne sono di Greche, ma queste stanno in uno scrigno nella Camera segreta di S. A. ne permette il vederle, perchè niuno può avere adito in detta camera. L'Indice di queste è sepolto fra migliaia di scritture e lettere del detto defonto Cardinale; ne si sa ove trovarlo. In tanto nelle ora inviate V. S. troverà molte città, due o tre delle quali mi sono ignore. Legga V. S. Ill. la sessione, o Actione VI. del Concilio Calcedonese Greco-latino, che nelle sottoscrizioni vi vedrà molte centinaia di nomi di città tutte Greche. Io le dò il modello in una d'Adriano segnata ΩΡΘΩCIAIEΩN, e nell'ultima di Sagalasso città nella Pisidia. Io la prego che le medaglie quì copiate, quando siano appresso altri autori, purchè non siano con errore, le citi come appresso i detti Scrittori, e non come del Museo Mediceo, col titolo solo in quelle, che saranno più rare, ed ignote, perchè ciò sarà di maggior decoro di questo Museo Serenissimo. Il libretto del Sansone poco le potrebbe servire, perchè contiene i nomi della sola lettera A, errati nel libro Geografico del Ferrari ristampato con le aggiunte in Parigi ed in Padova. Strabone scrisse la sua geografia prima di Plinio, come mostro ne' miei Cenotaffi, nè Plinio solese, mentre mai lo cita. V.S. procurarà avere una piccola carta, che si vende col titolo Grecia Sophiani. E' un foglio grande, e vi sono tutte le città Greche d'Europa, e dell'Asia fatte con diligenza. La vanno vendendo questi Francesi, e costa meno d'un giulio, è la migliore delle altre, e lei la deve sempre avere avanti gli occhi, giacchè vuole illustrare con le medaglie Greche la Geografia. Io l'ho servita presto, perchè fra poco s'anderà a Pisa, e devo studiare per le lezioni, ne voglio interrompere con altro quello studio. Nelle mezzane di Settimio Severo una nè leggerà con la città CETPOTAVIANΩN, quale non truovo in libro alcuno. La medaglia è bellissima, antica, e conservatissimma ec. Non ho veduto medaglia Greca di Caracalla con la Fenice, quale mi dice avere scritto la figlia di Monsù Patino. Se la cita come Medicea, sarà nello scrigno del fu Cardinale Leopoldo. In quello Museo di S. A. v'è una scarscezza incredibile di medaglie de'Regi della Siria, e d'Egitto in guisa che non ne ho trovato neanco una per il Dottor Bon. Li Francesi e Veneziani ne hanno però raccolte molte in Aleppo, Damasco, e nell'Egitto. Ciò le scrivo, perchè non posso da queste mandarle notizie delle città, che poscia passarono sotto l'Imperio Romano. Questa sera mando a Bologna la correzzione dell'Indice del mio libro con ordine, che ne consignino subito per lei un essemplare al Sig. Magnavacca. Io ne ho stampati 300. soli essemplari in carta la più fina che sia in Bologna, quali tutti voglio donare. Cento copie ne lascio in Bologna; se lei ne vuole per donare a qualche persona intelligente, scriva al Sig. Magnavacca, che le saranno dati tanti libri quanti vorrà. Correggo in 200. anni, 76. colleggi de' Consoli. Le piacerà la prefazione perchè lodo il Panvinio prima di correggerlo. Quì la Corte villeggia, e s'attende con impazienza la presa di Buda. e le bacio le mani. Firenze 16. Novembre 1683 » (Noris 1741, lettre LXXXVII, col. 238-239).