-Lettre du 7 novembre 1690 (de Florence) : « La medaglia del Re de' Parti, e di Vologese, e il titolo ΔIKAIOΥ, Justi, è nella posta da me alla pag. 8. le lettere ΣΥ nell'area, se sono numeri, dano 460. ne so onde principiare tale Epoca, se non con la direzione d'altre medaglie de'Regi Parti. Mi farà favore mandarmi l'esatta descrizione della medaglia della città Epifania col Gordiano, poichè la porrò nell'appendice con le altre che lei mi trasmetterà con Epoche Siriache che non siano nel mio libro. Ho ricevuto anco una Dissertazione de nummo PANTHEO Adriani in 4. di 80 pagine o facciate, stampata dall'Abate Nicasio, ove sono intagliate 30. medaglie, e nel cap. 5. vi sono quelle d'Antinoo, scrivendo alla pag. 53. delle medaglie e medaglioni d'Antinoo: Ceteros fere omnes cum Inscriptionibus in suum opus retulit MedioBardus apud quem videri postint. Cum nulli enim numni Latini Antinoi: sed tantum Graeci inveniantur, ne omnino in opere suo tantum Eroem prateriret, illos omnes sati, studiose congest; utinam sie reliquo; Graeco nomittit; vereor tamen ne a clarissimo Antiquario praveniatur, qui post eximium opus coloniarum, statim & urbium Graecarum numismata pubblici juris facere meditatur &c. Ma come l'opera è vasta, non è per ora pronto Monsù Vaillant a terminarla. Le medaglie che le mandai sono AΥT K. M. CEB. AΛEΞANΔPOC CEB Caput ejusdem laureatum. AΔPIAΛEΞANΔPOΥP AIΓ Adrialexandropolis Aegensium. Pes cum parte cruris, ex cujus summitate erumpit serpens subtus EOC. Anno 275. AΥT. KA. ΠOΥ. ΛIK OΥΛEPIANOC CEB. Caput ejusdem radiatum. ... EΩN. NEΩN. NAΥ, Ega col titolo Nove Navarchidus. Fortuna dex. temonem; sin. cornucopiae. In area ET. T. A. 300. Questa Epoca è da me spiegata, e si con A. V. 707 + 300 = 1007 Impp. Valeriano II. e Gallieno Coss. A. Christi 254. Il Gudio nel suo testamento ha ordinato che siano stampate le 7. mila Iscrizioni da esso raccolte, che saranno di molto lume a gli Antiquari. Nell'Indice Mediceo le dette due medaglie sono descritte senza epoca, e malamente anco le parole della prima ; che però io non le copiai, quando ne mandai a lei una faraggine. Ora vanno crescendo con baratti, che fa il Sig. Bianchi. In Parigi nulla si stampa, stante il commercio impedito. L'Anisson ha colà ottenuta la stamparia regia. Il P. Pagi è partito per Arles, senza aver potuto ottenere sussidio alcuno per la stampa del suo secondo tomo, mentre il Clero Gallicano deve contribuire molti millioni di lire per la guerra, che stante li vantaggi troppo presti e rilevanti de' Turchi, si farà anco più terribile altrove, se S. D. M. non ci soccorre. Devo soggiongerle, che l'Abate Nicasio mi ha mandate più copie della sua Dissertazione con ordine di farne capitare una a V. S. Ill. come farò presto, avendo occasione sino a Bologna; e le bacio riverente le mani. In Lipsia nel giornale de letterati, descrivendo il mio libro, vi hanno intagliate 8 medaglie; e veggo che molto se ne intendono ec. Monsù Morel perchè mormorava per non essere pagato, fa riposto nella Bistilia, ora però si concede il visitarlo ec. Firenze 7. Novembre 1690 » (Noris 1741, lettre CXXXVII, col. 297-299).