Francesco Cameli - Leopoldo de Medici - 1675-10-19

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Francesco Cameli, Rome

Francesco Cameli - Leopoldo de Medici - 1675-10-19
FINA IDUnique ID of the page  2236
InstitutionName of Institution. Florence, Archivio di Stato
InventoryInventory number. Carteggio d’artisti, XXI, ins. 1, 585
AuthorAuthor of the document. Francesco Cameli
RecipientRecipient of the correspondence. Leopoldo de Medici
Correspondence dateDate when the correspondence was written: day - month - year . October 19, 1675
PlacePlace of publication of the book, composition of the document or institution. Rome 41° 53' 41.28" N, 12° 29' 7.22" E
Associated personsNames of Persons who are mentioned in the annotation. Leonardo Agostini, Francesco Gottifredi, Agostino Monanni, Carlo Roberto Dati
LiteratureReference to literature. Filetti Mazza 1998a, p. 52-531
KeywordNumismatic Keywords  Price , Gems , Numerianus , Arab , Pertinax , Roman , Forgeries
LanguageLanguage of the correspondence Italian
External LinkLink to external information, e.g. Wikpedia 
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Grand documentOriginal passage from the "Grand document".

Lettre du 19 oct. 1675 (de Rome) : « Le due medaglie mandate sono di cosi poco prezzo che io mi sono vergognato d’accennarlo, ma già che Vostra Signoria cosi ha gusto, le dico che mi sono costate paoli X tutta due, e quel camme uccio con lettere greche che mando ora assai curioso, paoli 8. Io mettero insieme una somma di tre o quatro scudi e poi faro un solconto col signor Monanni, il quale me ne rimborserà come ha fatto per lo passato. Tengo adirle che il Numeriano è assai buono, benchè sia un poco piccolo. Il cammeo si puo mostrare al signor Carlo Dati. Ho veduto le cose mandate costà dal signor Agostini, e per obbedire a Sua Altezza Reverendissima, ne diro il prare mio. La tazza è la medesima che io proposi già e ne mandai un certo disegno di lapis, era de’ signori Gottifredi, e perché ne chiedan 20 scudi, mi parve cara, non essendo di gran manufattura, pure quelle lettere arabiche posson contenere qualche eruditzione, ma saranno pochi quelli che l’intenderanno. Io credo che allora la stimassi due o tre doppie, salvo il vero, oggi per essere in mano del signor Agostini se ne possono dare quattro o cinque come meglio parerà. … Ho poi veduto il medaglione di Pertinace, per la parte della testa mi pare antico, per il rovescio moderno, ed il rovescio è un carro d’elefanti con figurina sedente e lettere AETERNITAS. Il pardone, che non si puo penetrare chi sia, ne vuole cento doppie. Io credo che senon lo perde sarà sempre suo. Ho rimandata lascatola con le cose sigillata al signor Monanni » (Firenze, ASF, Carteggio d’artisti, XXI, ins. 1, 585 ; M. Fileti Mazza 1998, p. 52-53).

References

  1. ^ Filetti Mazza 1998a