-Lettre du 12 octobre 1744 (de Rome): “Godo al sommo leggere nella sua gentilis.a di q.o ord.o che siasi per grazia di Dio ristabilito dal male sofferto, desiderandole sempre un ottima salute, come fosse per me med.mo Vedo anche che ha l’occasione di proseguire l’opera del tesoro Morelliano per la mancanza dell’Avercamp, e non dubito che con la sua dottrina incomparabile, si distinguerà dal med.mo, il quale invece di giovare alli curiosi delle famiglie consolari ha atteso a ingrossar il volume per far disimparare se egli sapeva, che alla famiglia Horazia, nulla appartiene il poeta Horazio, nella famiglia Julia nell’Appuleia, Apuleio Filosofo nella Sallustia, Sallustio Istorico, ed anche nella Terenzia, il poeta Terenzio tutti incontorniati, e battuti nel secolo d’Onorio per Feste, e giochi a che fare riportare dette Feste, lontane dalle medaglie consolari, così anche inventare la famiglia Mitreia, e Sestilia per due medagliette di Mitrerio maestro della gioventù che servirono le sciocchezze e genio lussurioso di Tiberio, che vanno nel [?] delle Spintie così pure ogni Antiquario sa, che uno [?], cornucopia [?] mezza luna ed altri e lettere numerali, sono marche delle officine, a che fare riportare una medaglia, [?] delle centinaie, tutte simile, [c. 181 v.] e di teste, e di rovesci, basta un sol accenno di detta consolare, se ne trovano simili, che hanno diverse marche d’officine, e chi è quel curioso che può sperare e spendere a porre assieme e senza utile e difetto, medagliette di piombo disegnate dal Seguino e coll’autore dell’utilità del Voregges; Spiegazioni aeree nell'incerta, fra quali in una colla Tavola 5 ADINOD, vi suppone la ‘li’ perché dichi LADINOD, cioè latinom, portando il curioso esempio Maxumod pugnandod che non terminano in genitivo plurale, e poi quale città ha costumato delli latini batte medaglie per tutti i latini, ed altre debolezze che per brevità tralascio e a VS. Ill.ma fò um.ma riv.za Di VS. Ill.ma” (Firenze, Biblioteca Marucelliana, ALXII, f° 181r-v – online).