Giuseppe Bencivenni Pelli - Angelo Tavanti - 1776-9-23

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Giuseppe Bencivenni Pelli, Florence

Giuseppe Bencivenni Pelli - Angelo Tavanti - 1776-9-23
FINA IDUnique ID of the page  7025
InstitutionName of Institution. Florence, Biblioteca degli Uffizi
InventoryInventory number. Filza XI, n. 76
AuthorAuthor of the document. Giuseppe Bencivenni Pelli
RecipientRecipient of the correspondence. Angelo Tavanti
Correspondence dateDate when the correspondence was written: day - month - year . September 23, 1776
PlacePlace of publication of the book, composition of the document or institution. Florence 43° 46' 11.53" N, 11° 15' 20.09" E
Associated personsNames of Persons who are mentioned in the annotation. Luigi Lanzi, Ferdinando III di Asburgo Lorena
LiteratureReference to literature. Fileti Mazza - Tomasello 2003, p. 1451
KeywordNumismatic Keywords  Coin Cabinet , Catalogue , Collection Classification , Duplicates , Cabinet Acquisitions
LanguageLanguage of the correspondence Italian
External LinkLink to external information, e.g. Wikpedia  http://www.memofonte.it/home/ricerca/singolo 2.php?id=183&page=8&daAnno=1744&daGiorno=1&daMese=1&intestazione=&
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Grand documentOriginal passage from the "Grand document".

-Lettre du 23 septembre 1776 (de Florence) : « Fino da quando nell'anno scorso partì di qua il signor abate Lanzi, mi parve di travedere ch'egli non bramava di ritornar così presto, e che Roma era il centro dei suoi desideri. In varie lettere che ci siamo scritti in questi ultimi tempi per aver da lui alcune notizie, mi ha esagerata sempre la necessità di trattenervisi, ed ancor io so che in quella città vi è sempre da imparare per un antiquario, anche il più dotto. La proroga adunque che egli adesso chiede, siccome non è la prima, così non sarà certamente l'ultima. Se S.A.R., nel fissare questo soggetto, credette che nella R. Galleria fossero necessarie per riordinarla e descriverla due persone, parrebbe che bisognasse che il signor abate Lanzi tornasse. Se basta una sola, e la R.A.S. si contenta che i lavori vadano più adagio, potrà il medesimo trattenersi a piacimento. Io per la mia parte faccio tutto quello che so e posso con quanta applicazione sono capace, e di presente vado preparando qualche cosa da esporre al pubblico nell'anno prossimo, contando tra pochi mesi di rendere intera V.E. di avere in ordine la storia di questo stabilimento, che ho già abbozzata e che ora ripulisco. Se ardisse riflettere sopra quello che il signor abate Lanzi dice, di studiare cioè le medaglie, potrei soggiungere a V.E. che di quelle del real Gabinetto, secondo la disposizione già data con ottimo metodo, ho fatto il catalogo, il quale si copia, onde il medesimo non mi potrà dare con il suo studio altri lumi, se non rispetto ai prezzi per il caso di compre nuove e della vendita dei duplicati. Le iscrizioni poi della R. Galleria, sono state stampate dal Gori, e non restano che quelle venute negli ultimi tempi, sicché il corpo che lo stesso prepara, non è tanto necessario, quanto il mettere in senso altre classi di rarità che ci sono. Ma io dubito assai che il signor Lanzi, contro i suoi fini, dovesse rimettersi qua fosse per cadere in quei lamenti verso il nostro clima poco adatto al suo delicato temperamento ed in quelle malinconie che ha avute altre volte. » (Florence, AGU, Filza XI, n. 76 ; Fileti Mazza - Tomasello 2003, p. 145).

References

  1. ^  Fileti Mazza, Miriam, Tomasello, Bruna (2003), Galleria degli Uffizi 1775-1792: un laboratorio culturale per Giuseppe Pelli Bencivenni, Collezionismo e storia dell'arte, 7, Franco Cosimo Panini, Modena.