-Lettre du 4 sept. 1690 : « Diro a V. R., che vol legere nel suo libro eruditissimo la medaglia di Diadumeniano della città AIGEON, che per il ritorno del nostro principe m’é venuto in penserio di fare una dissertazione di questa città della quale mi ritrovo 28 medaglia, la maggior parte con l’epocha, e perche mi mancano li designi di qualchedune che sono nel ricco gabinetto di S. A. S., la prego di farmi la gratia di subito dessignarmi una di Alessandro Severo» ; « Mgr. de Court, nepote del gran Salmasio che è appresso del nostro duca d’Umene [le duc du Maine, patron de Vaillant], il quale ha fatto belle attioni nella battaglia che al primo del mese [ce qui confirmerait le 28 juillet] il marescillo di Lussemburgo a riportato nel campo di Fleurus sopra il principe di Waldeck, dove sono restati morti 5000 huomini, 900 ufficiali, o morti o prigionieri, 8500 prigionieri, 49 pezzi di canone di 50; che havevano 98 standardi pressi, 12 paii di timbali. Come dunque la congratulavo per una lettera che leggi a l’assemblea che si raduna a casa mia tutti li mercordi dell’anno per parlar sopra le medaglie, l’amico suo M. Thoynard ed il sig. abate Nicaise mi domandorno licenza di puoter scrivere due linee di congratulazione à M. de Court et in fine li mandava M. Thoynard: «J’ai lu le livre du P. Noris; il n’a pas bien trouvé les trois ères de Gaza, non plus que celles de Tyr et quelques autres choses; cela ne laisse pas d’être un très bon livre et de grande érudition». Non sono ancora arrivato a questa città, ma io non tocco cose che non mi toccano. » (Rome, Biblioteca angelica, Manoscritti, ms. 910, Carteggio, cc. 66r-71v; voir Narducci 1893, p. 388-390 ; Pélissier 1903, p. 184, 2).