Leonardo Mocenigo - Ercole Basso - 1575-9-2

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Leonardo Mocenigo, Padua

Leonardo Mocenigo - Ercole Basso - 1575-9-2
FINA IDUnique ID of the page  8354
InstitutionName of Institution. Florence, Archivio di Stato
InventoryInventory number. MP 677, c. 488
AuthorAuthor of the document. Leonardo Mocenigo
RecipientRecipient of the correspondence. Ercole Basso
Correspondence dateDate when the correspondence was written: day - month - year . September 21, 1575 JL
PlacePlace of publication of the book, composition of the document or institution. Padua 45° 24' 27.79" N, 11° 52' 24.42" E
Associated personsNames of Persons who are mentioned in the annotation. Francesco I de' Medici
LiteratureReference to literature. Barocchi - Gaeta Bertelà 1993, p. 106, num. 1071, Missere Fontana 1995a, p. 181, note 1042
KeywordNumismatic Keywords  Collection Sale
LanguageLanguage of the correspondence Italian
External LinkLink to external information, e.g. Wikpedia  https://www.memofonte.it/home/ricerca/singolo 6.php?id=187&page=10&
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Grand documentOriginal passage from the "Grand document".

Lettre du 2 septembre 1575 (de Padoue): au sujet de la vente de sa collection de monnaies au profit du Grand Duc: "Molto Magnifico Signor mio Osservandissimo, Io non potei scriver in tempo il spazzo passato e giudicando che non fossi per ancora giunto a Bolognia, son scorso fin ora aspetando il resto di quanto si aveva fatto a Fiorenza. Li primi mille scudi sono statti pagati e penso che così sarrà satisfato il resto. La vendita, sebben non è stata conforme all'umore del principe et alla aspetazione, nondimeno resto satisfatto e riconoscerò l'incomodo e fatica vostra ma voi sapete benissimo ch'io ho pagato assai meglio le medaglie, pur è bene quando si da partitto alle cose. Delli marmi e brongi vedo che non me ne ditte parola e pur penso che ne abbiate parlato con Sua Altezza, perché quando del tutto si fusse disperati di là si potria voltar li pensieri ad altra banda pur per il vostro mezzo. Io temo che Messer Guielmo non faci qualche gran scapata a Roma, se non l'averete indrizzato saldamente, perché lui sebben è pieno di buon volere e uomo da bene, non ha però pratica alcuna di medaglie. Li ho datta comissione del tapeto e libertà di cavarlo quando si fermi mercato. Le teste penso che si mostrerano sabbato, e Messer Alle ve ne potria dar aviso; con che me vi racomando di cuore pregandovi strettamente che capitandovi qualche medaglia in singularità vi aricordate di me per accomodar quel poco numero che mi è restatto e Dio perdoni a chi ha fatto di quelli buoni uffizi, che mi scrivete, che non può esser statto altri che Domenico, il quale è un mondo che non mi ha veduto né scritto e questa matina ho una sua lettera che dice d'aver inteso che io ho fatto vendita buona e che desidera di saperlo, perché non lo crede. Gli ho risposto in modo che può intender il tergo ma certo è cativo uomo. Di grazia avvisatemi se Sua Altezza tratta di aver le medaglie che furono di Don Cesaro Gonzaga e se sapete quante sono e quello che se n' adimanda. Servidor Lionardo Mocenigo." (Barocchi - Gaeta Bertela 1993, p. 106, num. 107; voir Missere Fontana 1995, p. 181, note 104).

References

  1. ^  Barocchi, P. - Gaeta Bertelà, G. (1993), Collezionismo mediceo. Cosimo I, Francesco I e il Cardinale Ferdinando. Documenti 1540-1587, Modena.
  2. ^  Missere Fontana, Federica (1995a), “Raccolte numismatiche e scambi antiquari a Bologna fra quattrocento e seicento”, Bollettino di Numismatica, 13 (1), pp. 161-209.