Luigi Lanzi - Giuseppe Bencivenni Pelli - 1778-12-19

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Luigi Lanzi, Rome

Luigi Lanzi - Giuseppe Bencivenni Pelli - 1778-12-19
FINA IDUnique ID of the page  16764
InstitutionName of Institution. Florence, Archivio di Stato
InventoryInventory number. Pelli 5187
AuthorAuthor of the document. Luigi Lanzi
RecipientRecipient of the correspondence. Giuseppe Bencivenni Pelli
Correspondence dateDate when the correspondence was written: day - month - year . December 19, 1778
PlacePlace of publication of the book, composition of the document or institution. Rome 43° 46' 11.53" N, 11° 15' 20.09" E
Associated personsNames of Persons who are mentioned in the annotation. Girolamo Tanini, Pietro Borghesi
LiteratureReference to literature. Barocchi - Gaeta Bertelà 1991, p. 421
KeywordNumismatic Keywords  Coins For Trade, Roman Republican , Duplicates , Medallion , Caligula , Ancient Weights , False Coins , Forgeries
LanguageLanguage of the correspondence Italian
External LinkLink to external information, e.g. Wikpedia 
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Grand documentOriginal passage from the "Grand document".

Lettre du 19 décembre 1778 (de Rome): "Parlai già al Signor Tanini circa le medaglie, che rimasero in mano di Vostra Signoria Illustrissima, dopo la sua partenza. Egli non ha premura di ricuperarle ed ora fa opera per trovarne alcune delle famiglie romane e non dispera di riuscirvi. Tornando costà nel venturo maggio spera di conchiudere il trattato di tutte insieme. Anche altri qui in Roma, mi si sono offerti a somministrare altre medaglie, che costì mancassero; ma la più parte non si potrebbe avere se non in baratti. Ella però dee far ciò che giudica. Se stimasse nondimeno di mandarmi la nota de' duplicati prima che io partissi di Roma, per udire il parere di più periti e così regolare l'affare con più certezza, può farlo per qualche comoda occasione. Del medaglione di Calligola, ora conviene anco il signor Borghesi e il signor Tanini medesimo, che sia falso, quantunque abbia dei segni che arrestano a prima vista. [...] Così pure gradirei il disegno del bellissimo peso librale, che si trovò in Guardaroba, per vedere a quali imperadori possa appartenere; e di un altro ov'è scritto a lettere, non so se di argento o di stagno... colla stessa forma di caratteri e degli ornamenti. In una di queste feste deggio rivedere un gran numero di simili pesi in uno di questi Gabinetti, dove ve n'è grande assortimento. Vorrei anche si degnasse di accennarmi il peso di ambedue, con qualche dettaglio delle dramme e de' grani dell'oncia fiorentina, che io dubito non sia diversa dalla romana. [...] Vi è qualcheduno che non ha altro mestiere che lavorare medaglie false: ogni dì se scuopre qualcuna di nuovo conio. Se gli artefici fossero in Firenze a quest'ora sarebbero stati scoperti e puniti." (Firenze, Archivio di Stato, Pelli 5187; Barocchi - Gaeta Bertelà 1991, p. 42).

References

  1. ^  Barocchi, Paola - Gaeta Bertelà, Giovanna (1991), "Lanzi, Pelli e la Galleria fiorentina (1778-1797)", Prospettiva, 62 (Aprile 1991), p. 29-53.