Marco Antonio di Monte - Francesco I de' Medici - 1576-9-18

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Marco Antonio di Monte, Verona

Marco Antonio di Monte - Francesco I de' Medici - 1576-9-18
FINA IDUnique ID of the page  13524
InstitutionName of Institution. Florence, Archivio di Stato
InventoryInventory number. MP 696, c. 220
AuthorAuthor of the document. Marco Antonio di Monte
RecipientRecipient of the correspondence. Francesco I de' Medici
Correspondence dateDate when the correspondence was written: day - month - year . September 18, 1576 JL
PlacePlace of publication of the book, composition of the document or institution. Verona 45° 26' 18.60" N, 10° 59' 32.68" E
Associated personsNames of Persons who are mentioned in the annotation.
LiteratureReference to literature. Barocchi - Gaeta Bertelà 1993, p. 119-120, num. 1231
KeywordNumismatic Keywords  Medallion , Constantinus
LanguageLanguage of the correspondence Italian
External LinkLink to external information, e.g. Wikpedia  https://www.memofonte.it/home/ricerca/singolo 6.php?id=203&page=11&
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Grand documentOriginal passage from the "Grand document".

Lettre du 18 septembre 1576 (de Vérone): "Serenissimo et Ottimo mio Signore, Nel principio di quadragesima passata mandai per il Signor Alessandro Caliari a Vostra Altezza Serenissima un medaglione di Constantino conservatissimo in dono. Il Caliari gionto che fo a Firenze e trovato che questa città era bandita, si risolse di dire che non da Verona ma da Bologna veniva, e che se ben era veronese, già molto tempo però mancava di quella città e perché avea mie lettere a Sua Altezza Serenissima e al Magnifico Signor Cardinale Gaddi, li quali nominavano lui per portatore di esse, perciò per non esser a se stesso contrario nel detto, venne in opinione di ritenere le dette lettere e così fo poi anco, se non doi mesi doppo (come ho inteso), presentata la medaglia e le carte del Ligozza, pittor nostro eccellente, senza lettere di sorte alcuna a Sua Altezza Serenissima. Questo ho vogliuto che sappi Sua Altezza per iscusarmi con verità da questo mancamento nel quale (per colpa d'altri e non mia) forse io era incorso. E con questo fine, con ogni riverenza inchinandomele, la pregherò a degnarsi di tenermi nel numero di suoi servitori affezionatissimi. Dio grandissimo le concedi ogni desiderata felicità. Di Vostra Altezza Serenissima servitore affezionatissimo Marc' Antonio di Monte." (Firenze, Archivio di Stato, MP 696, c. 220; Barocchi - Gaeta Bertelà 1993, p. 119-120, num. 123).

References

  1. ^  Barocchi, P. - Gaeta Bertelà, G. (1993), Collezionismo mediceo. Cosimo I, Francesco I e il Cardinale Ferdinando. Documenti 1540-1587, Modena.