Pietro Stibbi - Francesco I de' Medici - 1577-9-28

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Pietro Stibbi, Campiglia Marittima

Pietro Stibbi - Francesco I de' Medici - 1577-9-28
FINA IDUnique ID of the page  13556
InstitutionName of Institution. Florence, Archivio di Stato
InventoryInventory number. MP 702, c. 17
AuthorAuthor of the document. Pietro Stibbi
RecipientRecipient of the correspondence. Francesco I de' Medici
Correspondence dateDate when the correspondence was written: day - month - year . September 28, 1577 JL
PlacePlace of publication of the book, composition of the document or institution. Campiglia Marittima 43° 3' 38.27" N, 10° 36' 55.80" E
Associated personsNames of Persons who are mentioned in the annotation.
LiteratureReference to literature. Barocchi - Gaeta Bertelà 1993, p. 131-132, num. 1351
KeywordNumismatic Keywords  Silver Coins
LanguageLanguage of the correspondence Italian
External LinkLink to external information, e.g. Wikpedia 
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Grand documentOriginal passage from the "Grand document".

Lettre du 28 septembre 1577 (de Campiglia): "Serenissima Altezza, [...] Saperà Vostra Altezza Serenissima come nel comune di Montescudaio, di là da fiume Cecina, verso Riparbella, circa un tiro d'arcobugio, che tanto dura il piano per larghezza, è una spiaggia sterposa, che arriva a un grande argine sassoso, che per lungo s'estende de forse due miglia. Nel principio della quale spiaggia zappando e sterpando all'insù un contadino del paese ha ritrovato, pochi dì sono, XII belle medaglie d'argento, nel compreso di 5 o 6 braccia, le quali io ho vedute in mano del fattore della Marsiliana, che l'avea compre dal contadino uno scudo d'oro. Et avendo preso in felicissimo augurio il numero delle medaglie coronate della futura Regia Maestà Vostra e di tutto l'imperio d'Italia e parimente il nome del paese, dove trovate furono, avendo prima veduto e considerato il luogo et il sito e certificato che da niuno altro che da quel contadino, per memoria d'uomo vivente, quel terreno non è stato mai zappato, né sterpato per seminarvi, se non da un anno in qua; et inteso che le medaglie erano state ritrovate nel taglio che faceva il marrone nella terra, giudicai che agevolmente potessino essere derivate da un sasso grosso, che par quasi confitto nella piaggia superiore al luogo dove trovate furono, da due buche che entrano dentro il sasso, giù in fondo, presso l'una all'altra tre braccia, ove si conosce entrare et uscire, o tasso, o istrice, o altro animale, dal cui moto (come adiviene spesso dell'altre cose a caso, o per divina providenza), sieno le dette medaglie venute alla luce. Ho voluto darne aviso all'Altezza Vostra, aspettando ch'ella mi comandi (se gli è servizio), che io faccia prova a nome dell'Altezza Vostra, se vi si può ritrovare, o numero di medaglie, o d'altra cosa di pregio. Il che si farà in breve e con pochissima spesa e sol con l'opera dei contadini del paese. [...] (Firenze, Archivio di Stato, MP 702, c. 17; Barocchi - Gaeta Bertelà 1993, p. 131-132, num. 135).

References

  1. ^  Barocchi, P. - Gaeta Bertelà, G. (1993), Collezionismo mediceo. Cosimo I, Francesco I e il Cardinale Ferdinando. Documenti 1540-1587, Modena.