Raimondo Cocchi - Leopold II von Habsburg-Lothringen - 1773-7-28

From Fina Wiki


Raimondo Cocchi, Florence

Raimondo Cocchi - Leopold II von Habsburg-Lothringen - 1773-7-28
FINA IDUnique ID of the page  2935
InstitutionName of Institution. Florence, Archivio di Stato
InventoryInventory number. Miscellanea di Finanze, A 324
AuthorAuthor of the document. Raimondo Cocchi
RecipientRecipient of the correspondence. Leopold II von Habsburg-Lothringen
Correspondence dateDate when the correspondence was written: day - month - year . July 28, 1773
PlacePlace of publication of the book, composition of the document or institution. Florence 43° 46' 11.53" N, 11° 15' 20.09" E
Associated personsNames of Persons who are mentioned in the annotation. Joseph Eckhel, Joseph Pellerin
LiteratureReference to literature. Fileti Mazza - Tomasello 1999, p. 1701
KeywordNumismatic Keywords  Collection , Classification , Price , Library
LanguageLanguage of the correspondence Italian
External LinkLink to external information, e.g. Wikpedia  https://www.memofonte.it/home/ricerca/singolo 2.php?id=137&page=3&daGiorno=1&aGiorno=31&daMese=1&aMese=1&daAnno=1737&aAnno=1792&intestazione=&trascrizione=medagli&segnatura=&cerca=cerca&
Map
Loading map...
You can move or zoom the map to explore other correspondence!
Grand documentOriginal passage from the "Grand document".

Lettre du 28 juillet 1773 (de Florence): "Sua Altezza Reale avendo approvato il mio progetto di lasciar riordinare il gabinetto al Padre Echel, insieme con me, profittando della generosa offerta di questo letterato che non cerca altro che il piacere d’occuparsi per Sua Altezza Reale e per il pubblico in questo studio che giusto fa la sua passione, in conseguenza dei reali ordini ho l’onore di presentare a Vostra Eccellenza l’annessa memoria su di ciò. Perchè la cosa riesca credo necessario quanto apresso. I° Che sia determinato d’onde deva somministrarsi al padre Eckel il denaro per il suo vitto diurno da potere mantenersi al collegio ove si fa pagare ai forestieri e per le piccole occorrenze di sua sussistenza nelle poche settimane che si tratterrà di più in Firenze per questo. Questo letterato è un filosofo pieno di modestia. Non ho potuto esigere da lui che dica quanto sarebbe precisamente il suo bisgono, ma considerando il suo disinteresse e la semplicità della sua condizione, credo bastanti sei paoli al giorno. II° L’uso in Galleria di tutti i libri di medaglie dalle librerie pubbliche che bisogneranno, e perciò un ordine ai bibliotecari perchè a richiesta mia me li consegnino per il tempo necessario sulla mia ricevuta. Il libro del Pelerin (Pellerin) sarebbe necessario per questo lavoro e d’altronde utile al pubblico, e giacchè non ci è bisognerebbe farlo venire o per la Galleria o per le Librerie pubbliche ascenderà la spesa a 17 zecchini. Si rammenta che la Galleria ha ed è per avere delle somme in avanzo da ritratti di robe superflue vendute o da vendersi, onde potrebbe, per cosa tanto necessaria, erogarsi una somma sì piccola dei suoi riserbi che sì tengono nella Depositeria. III° Il padre Hekel (Eckhel) non potrebbe senza suo danno, trattenersi più di tre mesi e mezzo in Firenze e Sua Altezza Reale in tal caso non le vorrebbe. Il lavoro è grande, e le medaglie benchè disordinate, sono secondo l’antico metodo consegante a me una per una secondo la loro situazione presente. Con questo lavoro tutta la consegna dovrebbe sconvolgersi per ridurla poi di nuovo in altra forma, quando riordinate e scelte dalle doppie tutte le medaglie sarà questo gabinetto diverso dal presente. Dal 1738 in cui furono consegnate così a mio padre, non è stata fatta nessuna revisione. Sicchè pare indispensabile, tanto per il sovrano, quanto per me, una revisione dei sindaci. Ma perchè il tempo è corto, chiederei la facoltà di potere io accordarmi col soprintendente dei sindaci per trovare tutti i compensi possibili che accorciassero questa necessaria formalità. E perchè sarebbe assurdo il riconsegnare a noi due le medesime medaglie nelle forme legali per il solo breve tempo della riordinazione, io non ci so vedere altro compenso, se non che Sua Altezza Reale corra lei nostra buona fede e per nostra sodisfazione ancora vi sia asseganta una guardia perpetua, o assistente qualunque si voglia che sia lì per vedere unicamente, per il quale ufficio è buono ogni persona fidata, e si potrebbe chiedere in questo dalla Guardaroba. Terminata la riordinazione e la scelta delle doppie averò luogo allora a proporre i modi che mi parranno migliori per la consegna e per la vendita o baratti delle doppie, e per altre cose in vantaggio di questo gabinetto" (Firenze, Archivio di Stato, Miscellanea di Finanze, A 324; Filetti Mazza - Tomasello, p. 170).

References

  1. ^  Fileti Mazza, Miriam and Bruna Tomasello (1999), Galleria degli Uffizi, 1758–1775: La politica museale di Raimondo Cocchi, Modena (Franco Cosimo Panini).