| |Grand document=Lettre du 10 avril 1557 (de Rome): "Le vostre medaglie di solfo arrivarono salve; e M. Pyrrho le vidde e lesse le vostre lettere, ma penso che non vi risponderà pienamente, perchè nelli suoi libri rende conto di tutto le cose possibili ad un par suo. In questi dì si è letto un libretto di questa materia d’un vostro parmigiano Aenea Vico, che mostra aversi affaticato assai intorno queste cose; benchè lascia molte cose che potria dir meglio delle medaglie greche e delle consulari, e delli roversi più copiosamente; specialmente delle provincie, e delle virtù, e altri luoghi, comuni ec. quod dant accipimus. Il Quieto e il Marciano ci fu nuovo. Le altre sono assai comuni, ma difficile ad intenderle: pur la medaglia di P. NERVA dimostra il modo di suffragj; li si vede il ponte, si vede l’urna, si vede colui, che butta la sua pallota in essa. Forse qualcun Licinio o Cocceio Nerva fece qualche legge sopra i suffragj, come Mario e altri. La medaglia del uomo armato con un tropheo appresso in alcune mie ha queste lettere C. M. A. forse significa li trophei di C. Mario con qualche statua di esso Mario restituita da Cesare, come dice Dione, e Suetonio, e Plutarcho; e avertite a la testa della medaglia che è simile a certe altre di Cesari, dico della famiglia, come di L. Cesare, e Sex Cesare, e Q. Thermo, sotto il quale ebbe la civica Cesare. Quella de L. Censor. io interpreto di L. Censorino di famiglia Marcia; il roverso non intendo; par che sia un colosso. Quella de Q. Cassio con l’aquila e fulmine lituo e vaso dimostra fosse Flamine Diale. Si trova un’altra di C. Cassio con lituo e vaso simile con lettere Lentul. Spint. son segni di auguri e Pontefici, come l’aquila e il fulmine di Giove. La medaglia di LONGIN. è d’uno simile di questi Cassj che mette odori nell’ara. Vale 10. Apr. 1557" (Andrés 1804, Lettre V, p. 259-260). | | |Grand document=Lettre du 10 avril 1557 (de Rome): "Le vostre medaglie di solfo arrivarono salve; e M. Pyrrho le vidde e lesse le vostre lettere, ma penso che non vi risponderà pienamente, perchè nelli suoi libri rende conto di tutto le cose possibili ad un par suo. In questi dì si è letto un libretto di questa materia d’un vostro parmigiano Aenea Vico, che mostra aversi affaticato assai intorno queste cose; benchè lascia molte cose che potria dir meglio delle medaglie greche e delle consulari, e delli roversi più copiosamente; specialmente delle provincie, e delle virtù, e altri luoghi, comuni ec. quod dant accipimus. Il Quieto e il Marciano ci fu nuovo. Le altre sono assai comuni, ma difficile ad intenderle: pur la medaglia di P. NERVA dimostra il modo di suffragj; li si vede il ponte, si vede l’urna, si vede colui, che butta la sua pallota in essa. Forse qualcun Licinio o Cocceio Nerva fece qualche legge sopra i suffragj, come Mario e altri. La medaglia del uomo armato con un tropheo appresso in alcune mie ha queste lettere C. M. A. forse significa li trophei di C. Mario con qualche statua di esso Mario restituita da Cesare, come dice Dione, e Suetonio, e Plutarcho; e avertite a la testa della medaglia che è simile a certe altre di Cesari, dico della famiglia, come di L. Cesare, e Sex Cesare, e Q. Thermo, sotto il quale ebbe la civica Cesare. Quella de L. Censor. io interpreto di L. Censorino di famiglia Marcia; il roverso non intendo; par che sia un colosso. Quella de Q. Cassio con l’aquila e fulmine lituo e vaso dimostra fosse Flamine Diale. Si trova un’altra di C. Cassio con lituo e vaso simile con lettere Lentul. Spint. son segni di auguri e Pontefici, come l’aquila e il fulmine di Giove. La medaglia di LONGIN. è d’uno simile di questi Cassj che mette odori nell’ara. Vale 10. Apr. 1557" (Andrés 1804, Lettre V, p. 259-260). |