| |Grand document=Lettre du 24 novembre 1736 (de Rome) : Non hò havuto tempo di rispondere alla sua in mia casa, havendo io dovuto applicare ad un Discorso di medaglie, et Antichità, di tre Antiquarij cioé P.re Baldini somasco, Abb.te Valerio, e Francesco Palazzi unitisi da me; Dico adunque in fretta, che ieri ricevei dal Procaccia lo scatolino coll’Intaglio di due teste iugate ed il Cammeo della probabile testa di Alessandro; in quanto al detto Intaglio assolutamente non è ritratto meno del E. Duca Cosimo, del quale havendone io molte medaglie di metallo e di Argento, non assomiglia certamente à quelle, onde certamente può stimarsi Antico moderno. Il Cammeo poi al certo, è bellino, e di bella pietra, tutta colore, che viene aiutato dalla [c. 118v] foglia di rubino posta di sotto comparato questa con alcuna medaglia di oro greca che io tengo di Alessandro Macedone e con altro Cammeo, che io posseggo in una Torchina della Rocca, Legato et incassato in anello d’oro famosamente dal celebre B. Cellini non assimiglia al sicuro à nessuna di queste, e per ciò dalla molta lucidezza della pietra (che dà segnale non essere stata sotto terra), e da tutto il lavoro si può assolutamente giudicare, che esso sia lavoro di quei valenti huomini che descrive Giorgio Vasari nelle vite de Pittori, cioé [...] delle Corniole Matteo del [Nassero] Posto ciò io l’ho fatto consegnare al medesimo Procaccia franco di porto allei diretto.” (Firenze, Biblioteca Marucelliana, BVII, 7, f° 118r-v – online). | | |Grand document=Lettre du 24 novembre 1736 (de Rome): "Non hò havuto tempo di rispondere alla sua in mia casa, havendo io dovuto applicare ad un Discorso di medaglie, et Antichità, di tre Antiquarij cioè P.re Baldini somasco, Abb.te Valerio, e Francesco Palazzi unitisi da me; Dico adunque in fretta, che ieri ricevei dal Procaccia lo scatolino coll’Intaglio di due teste iugate ed il Cammeo della probabile testa di Alessandro; in quanto al detto Intaglio assolutamente non è ritratto meno del E. Duca Cosimo, del quale havendone io molte medaglie di metallo e di Argento, non assomiglia certamente à quelle, onde certamente può stimarsi Antico moderno. Il Cammeo poi al certo, è bellino, e di bella pietra, tutta colore, che viene aiutato dalla [c. 118v] foglia di rubino posta di sotto comparato questa con alcuna medaglia di oro greca che io tengo di Alessandro Macedone e con altro Cammeo, che io posseggo in una Torchina della Rocca, Legato et incassato in anello d’oro famosamente dal celebre B. Cellini non assimiglia al sicuro à nessuna di queste, e per ciò dalla molta lucidezza della pietra (che dà segnale non essere stata sotto terra), e da tutto il lavoro si può assolutamente giudicare, che esso sia lavoro di quei valenti huomini che descrive Giorgio Vasari nelle vite de Pittori, cioé [...] delle Corniole Matteo del [Nassero] Posto ciò io l’ho fatto consegnare al medesimo Procaccia franco di porto allei diretto” (Firenze, Biblioteca Marucelliana, BVII7, cc. 118r-v – online). |