| |Grand document=Lettre du 23 février 1747 M. V. (1748) (de Venise): "La lettera di V.R. mi ha confermato nell’opinione da me sempre tenuta, che quanto più gli uomini di sapere e di probità sono ornati, tanto più sono ancora di umanità e di gentilezza forniti. Con mio sommo piacere ho inteso dalla medesima, che la raccolta di tutte le mie medaglie era stata visitata da lei, e considerata, e che l’aveva trovata tale, che poté meritare la sua approvazione ; cosa da me sommamente desiderata, e dalla quale dipendeva tanto la soddisfazione del nobilissimo compratore per averne fatto l’acquisto, quanto la quiete dell’animo mio per non essermi ingannato nella stima ch’io ne faceva" ; about a coin of Queen Zenobia that Frölich thought to find in the Zeno collection : "Non mi fa meraviglia, che inutile ne sia stata costì la ricerca ; poiché non poteva trovarsi quella che mai non vi fu. Se qui l’avessi avuta anche costì si sarebbe trovata. Le attesto sull’onor mio, e sopra la mia coscienza, che mai non l’ebbi. Il n. u. Andrea Cornaro mio fratello uterino ha falsamente presupposto ch’io l’avessi, e senza mia saputa ne parlò col sig. Moscheni, e ne scrisse un biglietto" ; Zeno replies to some doubts showed by Froelich about the authenticity of a coin : "Del Gordiano Africano battuto in Samo, se ne vede l’impronta nella tavola stampata in fine dell’opera del Vaillant, ed è somigliante alla mia, la cui patina verde, e la faccia del vecchio Gordiano, e la buona fabbrica me l’ha sempre fatta creder sincera anche nelle lettere AΦP non bulinate" ; "Passo a renderle grazie della favorevole espressione, con cui ha qualificato la mia raccolta chiaramente insignem thesaurum. L’unione mi è costata più di vent’otto anni di attenzione e di studio, e venticinque mila fiorini non mi sono bastati all’acquisto. A me non tocca farne l’elogio e l’apologia. Le dirò solo, che mi darebbe l’animo di sceglierne fuori duemila pezzi, e di mostrar ad evidenza, che questi soli superano di molto il prezzo dei ventimila fiorini, per li quali l’ho ceduto, consigliatone dall’età mia ottuagenaria, e dal timore che dopo la mia morte questo insigne tesoro disperso andasse ed a male. Ed oh quanto riuscirebbe felice questa mia risoluzione, se sperasse ed ottenesse la buona sorte di essere illustrato dal dottissimo P. Froelich, la cui penna renderebbe celebratissimo esso Museo, e ‘l nuovo suo possessore" (BmLFA, Ms. 1788, lettre n° 1269, cc. 493-494r; Tomassoni 2021). | | |Grand document=Lettre du 23 février 1747 M. V. (1748) (de Venise): "La lettera di V.R. mi ha confermato nell’opinione da me sempre tenuta, che quanto più gli uomini di sapere e di probità sono ornati, tanto più sono ancora di umanità e di gentilezza forniti. Con mio sommo piacere ho inteso dalla medesima, che la raccolta di tutte le mie medaglie era stata visitata da lei, e considerata, e che l’aveva trovata tale, che poté meritare la sua approvazione ; cosa da me sommamente desiderata, e dalla quale dipendeva tanto la soddisfazione del nobilissimo compratore per averne fatto l’acquisto, quanto la quiete dell’animo mio per non essermi ingannato nella stima ch’io ne faceva" ; about a coin of Queen Zenobia that Frölich thought to find in the Zeno collection : "Non mi fa meraviglia, che inutile ne sia stata costì la ricerca ; poiché non poteva trovarsi quella che mai non vi fu. Se qui l’avessi avuta anche costì si sarebbe trovata. Le attesto sull’onor mio, e sopra la mia coscienza, che mai non l’ebbi. Il n. u. Andrea Cornaro mio fratello uterino ha falsamente presupposto ch’io l’avessi, e senza mia saputa ne parlò col sig. Moscheni, e ne scrisse un biglietto" ; Zeno replies to some doubts showed by Frölich about the authenticity of a coin : "Del Gordiano Africano battuto in Samo, se ne vede l’impronta nella tavola stampata in fine dell’opera del Vaillant, ed è somigliante alla mia, la cui patina verde, e la faccia del vecchio Gordiano, e la buona fabbrica me l’ha sempre fatta creder sincera anche nelle lettere AΦP non bulinate" ; "Passo a renderle grazie della favorevole espressione, con cui ha qualificato la mia raccolta chiaramente insignem thesaurum. L’unione mi è costata più di vent’otto anni di attenzione e di studio, e venticinque mila fiorini non mi sono bastati all’acquisto. A me non tocca farne l’elogio e l’apologia. Le dirò solo, che mi darebbe l’animo di sceglierne fuori duemila pezzi, e di mostrar ad evidenza, che questi soli superano di molto il prezzo dei ventimila fiorini, per li quali l’ho ceduto, consigliatone dall’età mia ottuagenaria, e dal timore che dopo la mia morte questo insigne tesoro disperso andasse ed a male. Ed oh quanto riuscirebbe felice questa mia risoluzione, se sperasse ed ottenesse la buona sorte di essere illustrato dal dottissimo P. Froelich, la cui penna renderebbe celebratissimo esso Museo, e ‘l nuovo suo possessore" (BmLFA, Ms. 1788, lettre n° 1269, cc. 493-494r; Tomassoni 2021a, p. 200-202; Tomassoni 2022b, p. 112-113). |