| |Grand document=-Lettre du 9 févr. 1739 (de Venise) : « Questo anno mi promette una felice raccolta di singolati medaglie. In questi 40 giorni già scorsi gl’incontri ne sono stati frequenti, e per me vantaggiosi. Se con ugual passo andrà il rimanente dell’anno, temo di non poter resistere al tropp aggravio, e mi converrà applicare a me stesso quel comun detto, inopem me copia fecit. L’altri ieri appunto in alquante medaglie venute da Costantinopoli, ho fato l’acquisto d’un quasi medaglione conservatissimo di Giulia Pia, battuto in Colonia Antiochia di Pisidia col rovescio del Dio Luno, caratterizzato con tutti i suoi simboli di una bella Domizia con Domiziano dall’altra parte, battuta in Tessalonica ; e cio che è molto più, di una indubitata in mezzano bronzo di Pescennio, battuta nell’Egitto, col tipo della Speranza nel rovescio. Con questa medaglia si assicura, che parte dell’Egitto, se non tutto, si era dichiarato a favor di Pescennio contra Severo ; e di cio se ne hanno prove sufficienti nella vita di lui da Elio Sparziano descritta. Ho quanto piacere mi recherebbe V. S. Illma, se una volta si risolvesse a venire in queste parti, e ad onorare con la sua dotta visita i miei libri, e le mie medaglie; poichè son certo, e credo di poterlo dire senza jattanza, che elle ne partirebbe contenta » (Zeno 1785, lettre n° 863, p. XX). | | |Grand document=-Lettre du 9 févr. 1739 (de Venise) : « Questo anno mi promette una felice raccolta di singolati medaglie. In questi 40 giorni già scorsi gl’incontri ne sono stati frequenti, e per me vantaggiosi. Se con ugual passo andrà il rimanente dell’anno, temo di non poter resistere al tropp aggravio, e mi converrà applicare a me stesso quel comun detto, inopem me copia fecit. L’altri ieri appunto in alquante medaglie venute da Costantinopoli, ho fato l’acquisto d’un quasi medaglione conservatissimo di Giulia Pia, battuto in Colonia Antiochia di Pisidia col rovescio del Dio Luno, caratterizzato con tutti i suoi simboli di una bella Domizia con Domiziano dall’altra parte, battuta in Tessalonica ; e cio che è molto più, di una indubitata in mezzano bronzo di Pescennio, battuta nell’Egitto, col tipo della Speranza nel rovescio. Con questa medaglia si assicura, che parte dell’Egitto, se non tutto, si era dichiarato a favor di Pescennio contra Severo ; e di cio se ne hanno prove sufficienti nella vita di lui da Elio Sparziano descritta. Ho quanto piacere mi recherebbe V. S. Illma, se una volta si risolvesse a venire in queste parti, e ad onorare con la sua dotta visita i miei libri, e le mie medaglie; poichè son certo, e credo di poterlo dire senza jattanza, che elle ne partirebbe contenta » (Zeno 1785, lettre n° 863, p. XX). |