| |Grand document=Lettre du 2 août 1727 (de Vienne): “Dal gentilissimo Sig. Bertoli (nuovamente il riferimento sarà a Daniele Antonio, ndr) ho ricevuto i giorni passati le Medaglie Greche delle quali è piaciuto a V. S. Illma farmi dono. Io gliene rendo divote grazie, e gliene resto distintamente tenuto, non tanto per la qualità di esse, quanto per la gentilezza, con cui ha voluto favorirmene : e perchè mi comanda di scriverle sinceramente quali io abbiale ritrovate, le dirò con tutta ingenuità, che parte son vere, parte son false : e del numero di queste ultime son quelle appunto, che altrimenti sarebbono le migliori : ma ella ben sa che i falsarj impiegano la lor attenzione anzi su le medaglie di prezzo, che fra le comuni, e di poco valore. False pertanto sono le seguenti : Omero con la figura del fiume giacente battuta dagli Amasniati ; Filippo il giovane col tipo della fortuna, battuta in Samo ; Antonio (verosimilmente Antonino, ndr) Pio, medaglia Egizia con Giove sedente su l’Aquila ; Filippo di Macedonia con testa di Giove, e figura equestre. Gallieno con Giunone pronuba in Samo, dove è pure battuto il Gordiano Pio col tempio……di essa Giunone ; Berenice Regina d’Egitto col cornucopia ; Alessandro Magno con Giove sedente ; e così tre o quattro altre di minor conto. Le legittime sono cinque d’Imperadori Greci de i più bassi secoli, cioè Costantino VI. Porfirogenito, Romano II., Foca, Giustiniano, e Giustino II. due di un Tolomeo Re di Egitto, ma quale ei siasi, nol fa conoscere la loro poco buona conservazione : una di Corfù con la trireme. Alessandro Severo con le sue insegne militari, coniato in Nicea di Bitinia : una di Palermo senza leggenda, e una per fine che è la migliore di tutte ma assai sconservata dei Popoli di Larissa in Tessaglia ; con la testa d’un uomo vecchio, e barbato dall’una parte, e con una porta ornata, per quello che pare, di due vittorie al di sopra. Non vi si legge che ΛΑΡΙΣΣΕ…il rimanente essendo cancellato, e tolto, di sotto vedendosi l’orme di alcune lettere, che forse ci avrebbono indicato il nome del Magistrato, sotto il quale fu improntata la medaglia” (Zeno 1785, vol. 4, lettre n° 719, p. 197-198; Tomassoni 2021). | | |Grand document=Lettre du 2 août 1727 (de Vienne): “Dal gentilissimo Sig. Bertoli (nuovamente il riferimento sarà a Daniele Antonio, ndr) ho ricevuto i giorni passati le Medaglie Greche delle quali è piaciuto a V. S. Illma farmi dono. Io gliene rendo divote grazie, e gliene resto distintamente tenuto, non tanto per la qualità di esse, quanto per la gentilezza, con cui ha voluto favorirmene : e perchè mi comanda di scriverle sinceramente quali io abbiale ritrovate, le dirò con tutta ingenuità, che parte son vere, parte son false : e del numero di queste ultime son quelle appunto, che altrimenti sarebbono le migliori : ma ella ben sa che i falsarj impiegano la lor attenzione anzi su le medaglie di prezzo, che fra le comuni, e di poco valore. False pertanto sono le seguenti : Omero con la figura del fiume giacente battuta dagli Amasniati ; Filippo il giovane col tipo della fortuna, battuta in Samo ; Antonio (verosimilmente Antonino, ndr) Pio, medaglia Egizia con Giove sedente su l’Aquila ; Filippo di Macedonia con testa di Giove, e figura equestre. Gallieno con Giunone pronuba in Samo, dove è pure battuto il Gordiano Pio col tempio……di essa Giunone ; Berenice Regina d’Egitto col cornucopia ; Alessandro Magno con Giove sedente ; e così tre o quattro altre di minor conto. Le legittime sono cinque d’Imperadori Greci de i più bassi secoli, cioè Costantino VI. Porfirogenito, Romano II., Foca, Giustiniano, e Giustino II. due di un Tolomeo Re di Egitto, ma quale ei siasi, nol fa conoscere la loro poco buona conservazione : una di Corfù con la trireme. Alessandro Severo con le sue insegne militari, coniato in Nicea di Bitinia : una di Palermo senza leggenda, e una per fine che è la migliore di tutte ma assai sconservata dei Popoli di Larissa in Tessaglia ; con la testa d’un uomo vecchio, e barbato dall’una parte, e con una porta ornata, per quello che pare, di due vittorie al di sopra. Non vi si legge che ΛΑΡΙΣΣΕ…il rimanente essendo cancellato, e tolto, di sotto vedendosi l’orme di alcune lettere, che forse ci avrebbono indicato il nome del Magistrato, sotto il quale fu improntata la medaglia” (Zeno 1785, vol. 4, lettre n° 719, p. 197-198; Tomassoni 2021a, p. 147-148; Tomassoni 2022b, p. 85). |