| |Literature=Zeno 1785, vol. III, Lett. 613, p. 413-414; Tomassoni 2021, p. 76, notes 234-235 | | |Literature=Zeno 1752, vol. 2, lettre n° 234, p. 465; Zeno 1785, vol. 4, lettre n° 705, p. 165-166 |
| |Grand document=-Lettre du 11 décembre 1723 (de Vienne): “(…) Vengo alle medaglie. Queste è necessario che ripiglin la strada, per cui son venute. La Didia Clara, e ‘l Pertinace sono tutt’altro, che l’effigie loro; il bulino vi ha lavorato all’intorno, e le ha volute far credere quello, che in fatti non sono. Se fossero legittime, per una sola vi avrei ritrovato il danaro, che mi si ricerca per tutte. Le due altre in metallo sono antiche, ma assai mal conservate, e non possono trovar luogo nei buoni musei. Delle quattro in argento tre sono Consolari, e ordinarie, e mal conservate; sicché vagliono poco più di quello che pesano. La quarta che ha da una parte la testa di Augusto, e dall’altra quella di Agrippa, sarebbe di prezzo, e assai rara, se non fosse un bel getto moderno di eccellente artefice. Acciocché non si facciano da voi infruttuosamente tali spedizioni, sarà bene che prima le facciate vedere al Sig. Lorenzo Patarol, mio Compare amatissimo, che sinceramente ve ne dirà il suo parere, e lo riverirete a mio nome” (Zeno 1785, vol. III, Lett. 613, p. 413-414; Tomassoni 2021, p. 76, notes 234-235). | | |Grand document=-Lettre du 11 décembre 1723 (de Vienne): “(…) Vengo alle medaglie. Queste è necessario che ripiglin la strada, per cui son venute. La Didia Clara, e ‘l Pertinace sono tutt’altro, che l’effigie loro; il bulino vi ha lavorato all’intorno, e le ha volute far credere quello, che in fatti non sono. Se fossero legittime, per una sola vi avrei ritrovato il danaro, che mi si ricerca per tutte. Le due altre in metallo sono antiche, ma assai mal conservate, e non possono trovar luogo nei buoni musei. Delle quattro in argento tre sono Consolari, e ordinarie, e mal conservate; sicché vagliono poco più di quello che pesano. La quarta che ha da una parte la testa di Augusto, e dall’altra quella di Agrippa, sarebbe di prezzo, e assai rara, se non fosse un bel getto moderno di eccellente artefice. Acciocché non si facciano da voi infruttuosamente tali spedizioni, sarà bene che prima le facciate vedere al Sig. Lorenzo Patarol, mio Compare amatissimo, che sinceramente ve ne dirà il suo parere, e lo riverirete a mio nome” (Zeno 1785, vol. III, Lett. 613, p. 413-414; Tomassoni 2021, p. 76, notes 234-235). |