-Lettre du 19 juillet 1727 (de Vienne): “Quando vi viene proposto di scrivermi sopra qualche medaglia, dai due tomi del Vaillant in 4. intitolati Numismata Impp. etc. il primo de’ quali espone le medaglie in grande e in mezzano bronzo oltre a medaglioni, e l’altro quelle in argento e in oro, potrete in qualche modo assicurarvi, se sono del numero delle rare, e delle insigni. Primieramente egli vi dirà in generale, se per la testa sono rare o comuni quelle del tale Augusto, Augusta, Cesare, etc. e poi con ordine alfabetico preso dalle leggende dei rovesci, vi accennerà, se la tale o tal medaglia sia rara in argento, se in oro, o se in ambo i metalli. L’ordine della rarità specificata da lui è ne’ seguenti termini. 1. Non obvius. 2. Rarus. 3. Inter rariores. 4. Rarissimus. 5. Praestantissimus, Eximus, Singularis proestantiae. Io vi vorrei fare antiquario per mio vantaggio: ma non so se mi riuscirà, perché ne avreste disgusto.... Dell’Opere principali numismatiche non me ne manca più alcuna. molte bensì Dissertazioni ed alquanti Opuscoli, fra i quali mi stanno a core i seguenti: Gorlaei Thesaurus numismatum aureorum etc. Antwerp. 1605 vel 1608 vel 1609, Le Pois, Antoine, Discours sur les medailles ec. A Paris, 1579. 4. Le Menestrier, Jean, Medailles Illustrées des anciennes Empereurs. a Dion, 1642. 4. (le edizioni antecedenti sono imperfette); De la Stanosa, Vincent, Museo de las Medallas desconocidas Espanolas. Huesca, 1645. 4; Noris, Henrici, Paraenesis ad Jo. Harderinum. Amst. 1709. 12; Cuperi, Gisberti, Observationum libri IV. Darentr. 1678. 8. (l’edizione, che ne contiene soli tre libri, non mi serve.); Chevalier, Nicol., Recherches curieuses d’Antiquites. a Utrecht. 1709. fol.; Chamillard, Etienne, Jesuite; Dissertations sur plusieurs Medailles. a Paris. 1711. 4.; Bouteroue, Claude, Recherches curieuses des Monnoyes de France. A Paris, 1666. fol.; Perizonii, Jacobi, de aere gravi Dissertatio. Lugd. Batav. 1713. 12.; Spon Jacques, Recherches des antiquites, et curiosites de la Ville de Lyon. A Lyon, 1675. 4. Il tesoro di S. A. il Duca Odescalchi. Roma, 1702. fogl.; Capitandovene alcuno, prendetelo per mio conto: e qui salutando la signora Madre, e tutti di casa, fo fine, cordialmente abbracciandovi. Addio” (Florence, BmLFA, 1788, Lett. 532, c. 247v.-248r; Tomassoni 2021, p. 62, note 189).