| |Literature=Zeno 1752, lettre n° 244, p. 484-485; Zeno 1785, vol. IV, Lett. 720, p. 201; Tomassini 2021, p. 144, note 482 | | |Literature=Zeno 1752, lettre n° 244, p. 484-485; Zeno 1785, vol. IV, Lett. 720, p. 201; Tomassini 2021, p. 37, note 87, p. 144, note 482 |
| |Grand document=-Lettre du 2 août 1727 (de Vienne) : « Dal sig. Bernardo Niedler mi è stata conseganta con la vostra lettera l’edizione G. L. del Senofonte Efesio, la qale è molto bella, e l’ho carissima. A quel signore mi sono esibito di servire ove possa ; ma non ha da sperare ch’io gli faccia strada alla Biblioteca, nè al Museo Cesareo. E’un grand dillettante di medaglie, e me ne ha mostrate alcune in argento di prima grandezza, assai rare, e assai belle. E’ venuto in tempo che non ho quattrini, per indurlo a darmene alcuna. Mi ha detto di averne più di 400 greche, con promessa di farmele vedere. Credo che egli sia uno di quegli antiquari, che vanno intorno per farne traffico : ma da sì fatta gente egli è bene il guardasi, perchè, se possono, che ne appiccan di false, e vendono le cose assai più di quello che vagliono. Il P. Pauli mi ha mandato fra le altre medaglie a donare un Vitellio in argento, che ha nel rovescio la testa di L. Vitellio tre volte consolo, e poi censore, padre dell’imperatore di questo nome, cui alcuni danno malamente la qualità di fratello di esso. La medaglia è rara, quanto esser possa, e la mia è conservatissima. Se non avessi il piacere di sì fatto studio, che da tre anni in qua mi si è attacato ; passerei molte giornate assai peggio di quello che so. Queso fa ora il mio unico divertimento, e parmi di averne tratto anche non poco profitto » à compléter (Zeno 1752, lettre n° 244, p. 484-485). | | |Grand document=-Lettre du 2 août 1727 (de Vienne) : « Dal sig. Bernardo Niedler mi è stata conseganta con la vostra lettera l’edizione G. L. del Senofonte Efesio, la qale è molto bella, e l’ho carissima. A quel signore mi sono esibito di servire ove possa ; ma non ha da sperare ch’io gli faccia strada alla Biblioteca, nè al Museo Cesareo. E’un grand dillettante di medaglie, e me ne ha mostrate alcune in argento di prima grandezza, assai rare, e assai belle. E’ venuto in tempo che non ho quattrini, per indurlo a darmene alcuna. Mi ha detto di averne più di 400 greche, con promessa di farmele vedere. Credo che egli sia uno di quegli antiquari, che vanno intorno per farne traffico : ma da sì fatta gente egli è bene il guardasi, perchè, se possono, che ne appiccan di false, e vendono le cose assai più di quello che vagliono. Il P. Pauli mi ha mandato fra le altre medaglie a donare un Vitellio in argento, che ha nel rovescio la testa di L. Vitellio tre volte consolo, e poi censore, padre dell’imperatore di questo nome, cui alcuni danno malamente la qualità di fratello di esso. La medaglia è rara, quanto esser possa, e la mia è conservatissima. Se non avessi il piacere di sì fatto studio, che da tre anni in qua mi si è attacato ; passerei molte giornate assai peggio di quello che so. Queso fa ora il mio unico divertimento, e parmi di averne tratto anche non poco profitto » à compléter (Zeno 1752, lettre n° 244, p. 484-485). |