| |Literature=Noris 1691; Noris 1741, lettre CXL, col. 301-302 ; Missere Fontana 2000, p. 178, note 74 | | |Literature=Noris 1691; Noris 1741, lettre CXL, col. 301-302 ; Missere Fontana 2000, p. 178, note 74 |
| |Grand document=-Lettre du 19 décembre 1690 (de Florence) : « Ho ricevuto dal Sig. Ippolito Casini Ministro di questa Posta la scattola delle medaglie, della quale già ho parlato al Sig. Bianchi, ne l'ho consegnata perch'egli con gli altri che abitano nel palazzo pubblico, sono in molta confusione per un grande incendio che Domenica 17. corrente dalle 22. Ore fino alle 6 della notte arse 30. stanze del Ducale palazzo nella piazza con pericolo d'incendiare la Dogana, e tutta la Guardarobba di S. A. S. Il Serenissimo Principe sposo con la nobiltà assistè per estinguere le fiamme, che ora ancora vanno consumando li gran travi, e soffitti caduti. Ho vedute le medaglie, e poche ne intendo, ne molte più di me ne sarà per capire il sudetto Sig. Bianchi. Io scrissi nell'ultima mia a V. S. Ill. che l'Abate Nicasio componeva ora la vita di Commodo con le medaglie; come il Sig. Bignon Preside del real conseglio aveva fatto la vita di M. Aurelio; onde le suggerivo se le tornava il conto fare ancor lei la medema opera, che dall'Abate sarà ornata con tante medaglie Greche di Commodo del real gabinetto. Nè a ciò lei rispondendomi, sospetto si sia perduta la lettera. Il sudetto Abate ciò attesta nella stampata Dissertazione, e dice che un'altro ha composta in tale maniera ancora la vita d'Adriano. Quindi io lodarei il fare la vita di Settimio Severo, ch'è abbondante di medaglie per le molte di lui vittorie ec. Il Padre Monteleone Provinziale Agostiniano in Bologna mi scrive che scrive ora sopra un medaglione di Commodo, ove con navi in un porto, e sacrifizio si legge VOTIS FELICIBUS. è tale medaglio ne ancora fra li Medicei. Io dubito di dovere aumentare d'un'altra nuova Dissertazione il mio libro, avendo già terminata la stampa della prima, ma non è materia di medaglie, ma per illustrare quei fasti nel fine dell'opera. Ne altro occorrendomi, starò attendendo la risoluzione circa il proseguire la vita di Commodo, e le bacio le mani coll'augurarle felici le prossime feste con l'anno prossimo. Firenze 19. Decembre 1690 » (Noris 1741, lettre CXL, col. 301-302 ; Missere Fontana 2000, p. 178, note 74). | | |Grand document=-Lettre du 19 décembre 1690 (de Florence) : « Ho ricevuto dal Sig. Ippolito Casini Ministro di questa Posta la scattola delle medaglie, della quale già ho parlato al Sig. Bianchi, ne l'ho consegnata perch'egli con gli altri che abitano nel palazzo pubblico, sono in molta confusione per un grande incendio che Domenica 17. corrente dalle 22. Ore fino alle 6 della notte arse 30. stanze del Ducale palazzo nella piazza con pericolo d'incendiare la Dogana, e tutta la Guardarobba di S. A. S. Il Serenissimo Principe sposo con la nobiltà assistè per estinguere le fiamme, che ora ancora vanno consumando li gran travi, e soffitti caduti. Ho vedute le medaglie, e poche ne intendo, ne molte più di me ne sarà per capire il sudetto Sig. Bianchi. Io scrissi nell'ultima mia a V. S. Ill. che l'Abate Nicasio componeva ora la vita di Commodo con le medaglie; come il Sig. Bignon Preside del real conseglio aveva fatto la vita di M. Aurelio; onde le suggerivo se le tornava il conto fare ancor lei la medema opera, che dall'Abate sarà ornata con tante medaglie Greche di Commodo del real gabinetto. Nè a ciò lei rispondendomi, sospetto si sia perduta la lettera. Il sudetto Abate ciò attesta nella stampata Dissertazione, e dice che un'altro ha composta in tale maniera ancora la vita d'Adriano. Quindi io lodarei il fare la vita di Settimio Severo, ch'è abbondante di medaglie per le molte di lui vittorie ec. Il Padre Monteleone Provinziale Agostiniano in Bologna mi scrive che scrive ora sopra un medaglione di Commodo, ove con navi in un porto, e sacrifizio si legge VOTIS FELICIBUS. è tale medaglio ne ancora fra li Medicei. Io dubito di dovere aumentare d'un'altra nuova Dissertazione il mio libro, avendo già terminata la stampa della prima, ma non è materia di medaglie, ma per illustrare quei fasti nel fine dell'opera. Ne altro occorrendomi, starò attendendo la risoluzione circa il proseguire la vita di Commodo, e le bacio le mani coll'augurarle felici le prossime feste con l'anno prossimo. Firenze 19. Decembre 1690 » (Noris 1741, lettre CXL, col. 301-302 ; Missere Fontana 2000, p. 178, note 74). |