| |Grand document=-Lettre du 1 juin 1574 (de Bologne): “Ho caro, che sua Altezza abbia detto a V.S. del Priapo, e medaglie, che le ho mandate; piace a Dio, che vi sia qualche cosa di suo gusto. Non può essere, che non si faccia ora un qualche bel conio di medaglie di sua Altezza. Se costi sarà, di grazia V.S.mene faccia aver una, che subito gli rimetterò i danari. Rallegromi con V.S. dell’acquisto delle 50 medaglie d’argento, poichè così da qui innanzi, se mene darà alle mani qualcheduna bella, io gliela manderò. Fra dieci di alla più lunga mi partirò, e voglio portare le medaglie d’argento meco, che mi donò sua Altezza e mostrarle al duca di Ferrara, se ci sarà, che quà si dice, che sia per andare a Milano dal signor don Giovanni. Intanto V.S. stia sana, che ‘l Signore Iddio glielo conceda, e deg nisi amarmi, e comandarmi, che con tutto il cuore me gli offero, e gli bacio le mani. Di Bologna il primo di Gugno 1574” (Giovanni Gaetano Bottari, Raccolta di lettere sulla pittura scultura ed architettura, III, Roma, 1759, p. 186, lettre CXVIII). | | |Grand document=-Lettre du 1 juin 1574 (de Bologne): “Ho caro, che sua Altezza abbia detto a V.S. del Priapo, e medaglie, che le ho mandate; piace a Dio, che vi sia qualche cosa di suo gusto. Non può essere, che non si faccia ora un qualche bel conio di medaglie di sua Altezza. Se costi sarà, di grazia V.S.mene faccia aver una, che subito gli rimetterò i danari. Rallegromi con V.S. dell’acquisto delle 50 medaglie d’argento, poichè così da qui innanzi, se mene darà alle mani qualcheduna bella, io gliela manderò. Fra dieci di alla più lunga mi partirò, e voglio portare le medaglie d’argento meco, che mi donò sua Altezza e mostrarle al duca di Ferrara, se ci sarà, che quà si dice, che sia per andare a Milano dal signor don Giovanni. Intanto V.S. stia sana, che ‘l Signore Iddio glielo conceda, e deg nisi amarmi, e comandarmi, che con tutto il cuore me gli offero, e gli bacio le mani. Di Bologna il primo di Gugno 1574” (Giovanni Gaetano Bottari, Raccolta di lettere sulla pittura scultura ed architettura, III, Roma, 1759, p. 186, lettre CXVIII). |