| |Grand document=-Lettre du 9 septembre 1775 (de Florence) : «Ho trovato che in questo R. Gabinetto tutte le medaglie moderne, non tanto di rame che d'argento ed oro, sono confuse ed ammassate, non eccettuando neppure le pontificie, delle quali il signor Raimondo Cocchi ne compilò la descrizione nel 1761 per mandarsi a Vienna. Motivo di ciò, è stata la nuova distribuzione che fu data alle medaglie antiche, la ricca quantità di medaglie moderne acquistate da S.A.R. specialmente dagl'Orsini nel 1774 e passate qui dalla Palatina, e la mancanza di stipi adattati al numero e alla grandezza delle medesime. In questo stato, tali medaglie non possono restare senza essere inutili e senza rimaner sepolte alla vista dei forestieri e dei dilettanti. Perciò vengo umilmente a pregare V.E. che si compiaccia impetrare da S.A.R. gli ordini occorrenti per la R. Guardaroba, acciò mi somministri un mobile sull'idea che gli darò a suo tempo, per riporre il detto genere di medaglie. Io penso, per ora, che questo potesse essere un banco di sei ο sette braccia, in due pezzi, impiallacciato di legno di qualche stima, da stare nel mezzo della stanza nuova delle medaglie, con delle cassette ο tiratoi d'ambe le parti, nei quali collocherei ordinate e classate, dette medaglie. Manca il luogo per dei nuovi stipi simili a quelli che sono al muro in detta stanza, e i medesimi sono di una forma poco adattata a racchiudere pezzi di metallo di qualche mole, ed assai più propri per le medaglie antiche e per le monete moderne, che già contengono» (Florence, Archivio di Stato, Miscellanea di Finanze A 323; Fileti Mazza – Tomasello 2000, p. 441, note 8). | | |Grand document=-Lettre du 9 septembre 1775 (de Florence) : «Ho trovato che in questo R. Gabinetto tutte le medaglie moderne, non tanto di rame che d'argento ed oro, sono confuse ed ammassate, non eccettuando neppure le pontificie, delle quali il signor Raimondo Cocchi ne compilò la descrizione nel 1761 per mandarsi a Vienna. Motivo di ciò, è stata la nuova distribuzione che fu data alle medaglie antiche, la ricca quantità di medaglie moderne acquistate da S.A.R. specialmente dagl'Orsini nel 1774 e passate qui dalla Palatina, e la mancanza di stipi adattati al numero e alla grandezza delle medesime. In questo stato, tali medaglie non possono restare senza essere inutili e senza rimaner sepolte alla vista dei forestieri e dei dilettanti. Perciò vengo umilmente a pregare V.E. che si compiaccia impetrare da S.A.R. gli ordini occorrenti per la R. Guardaroba, acciò mi somministri un mobile sull'idea che gli darò a suo tempo, per riporre il detto genere di medaglie. Io penso, per ora, che questo potesse essere un banco di sei ο sette braccia, in due pezzi, impiallacciato di legno di qualche stima, da stare nel mezzo della stanza nuova delle medaglie, con delle cassette ο tiratoi d'ambe le parti, nei quali collocherei ordinate e classate, dette medaglie. Manca il luogo per dei nuovi stipi simili a quelli che sono al muro in detta stanza, e i medesimi sono di una forma poco adattata a racchiudere pezzi di metallo di qualche mole, ed assai più propri per le medaglie antiche e per le monete moderne, che già contengono» (Florence, Archivio di Stato, Miscellanea di Finanze A 323; Fileti Mazza – Tomasello 2000, p. 441, note 8). |