| |Grand document=-Lettre du 17 décembre 1792 (de Florence) : "Domenico Sestini offerisce a VA.R. una serie di monete dei sultani ottomanni da Osman primo, regnava nel 1299, fino al presente Selim III in numero di 128, con altre poche cufiche, armene e georgiane, fino al numero di 170, delle quali 19 d'oro, 51 d'argento ed il resto di rame. Non avendo cognizione esatta in questa parte di letteratura orientale, possedendo le lingue in cui sono scritte queste monete, ho desiderato che l'oratore informasse meglio del pregio delle medesime, e lo ha fatto nell'annessa memoria, suadendomi che l'acquisto di esse arricchirà l'altre serie della ricca raccolta di questa Galleria e completerà quella ancora che vi è di molti pezzi simili non duplicati, benché già posti al catalogo e descritti nel miglior modo che ho saputo, essendomisi offerto detto Sestini di classare ancor questi sotto i miei occhi. Il peso delle d'oro, dice poi essere di once 2 denari 8 e quelle delle 51 d'argento once 8 denari 2, e che tutta la collezione ne domanda scudi cento fiorentini e mi ha confidato che poteva venderla 50 zecchini a Roma, se non avesse desiderato di collocarla in questo celebre deposito" (Florence, AGU, Filza XXV, n. 35 III ; Fileti Mazza – Tomasello 2000, p. 470-471, note 92). | | |Grand document=Lettre du 17 décembre 1792 (de Florence): "Domenico Sestini offerisce a V.A.R. una serie di monete dei sultani ottomanni da Osman primo, che regnava nel 1299, fino al presente Selim III in numero di 128, con altre poche cufiche, armene e georgiane, fino al numero di 170, delle quali 19 d'oro, 51 d'argento ed il resto di rame. Non avendo cognizione esatta in questa parte di letteratura orientale, né possedendo le lingue in cui sono scritte queste monete, ho desiderato che l'oratore mi informasse meglio del pregio delle medesime, e lo ha fatto nell'annessa memoria, persuadendomi che l'acquisto di esse arricchirà l'altre serie della ricca raccolta di questa R. Galleria e completerà quella ancora che vi è di molti pezzi simili non duplicati, benché già posti al catalogo e descritti nel miglior modo che ho saputo, essendomisi offerto il detto Sestini di classare ancor questi sotto i miei occhi. Il peso delle dette 19 monete d'oro, dice poi essere di once 2 denari 8 e quelle delle 51 d'argento once 8 denari 2, e che tutta la collezione ne domanda scudi cento fiorentini e mi ha confidato che poteva venderla 50 zecchini a Roma, se non avesse desiderato di collocarla in questo celebre deposito" (Firenze, Archivio della Galleria degli Uffizi, Filza XXV, n. 35 III; Fileti Mazza – Tomasello 2000, p. 470-471, note 92). |