| |Literature=Giovannini 1984, p. 242, lettre 129 ; Filetti Mazza 1998a, p. 189, doc. 75, p. 270, doc. 190 | | |Literature=Giovannini 1984, p. 242, letter 129 ; Fileti Mazza 1998a, p. 189, doc. 75, p. 270, doc. 190 |
| |Grand document=-Lettre du 23 mars 1669 (de Rome) : » In esecuzione di quanto V(ostra) A(ltezza) si degnò di comandarmi con l’ultime sue ho trattato con Innocenzio circa al prezzo delle quatro medaglie datemi da lui, per le quali gli ho offerto sino alla somma di vintiquattro scudi di questa moneta, cioè due scudi più del prezzo notato dal Cammeli. Resto dunque che V(ostra) A(ltezza) nel rimandarmele mi comandi se dovrò avanzarmi ad altre. Quanto alle medaglie del Vitelli, a quello ch’io posso preveder fin hora difficilmente quello che v’è di migliore, che si riduce a meno di una ventina di medaglie, potrà uscire dalle mani del Bancherotto, il quale sta attorno per farne un partito di dugento fra bronzo oro ed argento e se ciò segue, le più rare saranno per V(ostra) A(ltezza), eccetto cinque o sei che il Vitelli ha pensiero di donare alla Regina. Io invigilo con particolar diligenza al negozio, e con le prime ragguaglierò V(ostra) A(ltezza) di tutto quello che mi sarà riuscito di fare. Il Cammeli, il quale ha veduto il medaglione del Florenzio et è da lui stato pregato per procurargli un Pertinace in baratto, dubita ch’egli non sia per contentarsi d’uno de’ Pertinaci di V(ostra) A(ltezza) per esser essi rifatti, sapendo ch’egli ne ha rifiutato uno che gli voleva dare in cambio Cherchemont perché non era conservato e nel resto, né lui né io consiglieremmo V(ostra) A(ltezza) ad offerire un Tiberio per havere un medaglione che al più può valer quattro doppie. Procurerà bene il Cammeli di vedere se si potesse havere a danar contanti, se bene con poca speranza di ottener l’intento. Dal Bancherotto mi sono state portati questa settimana due medaglioni: uno di Antinoo e l’altro di Gordiano, tutti due assai rari e senza alcun dubbio antichi, avendoli io fatti vedere all’Agostini et al Cammeli. Il Bancherotto gli ha pagati ventiquattro scudi, che è tutto quello che vagliono et io son certo che questo è vero; se V(ostra) A(ltezza) desidera di avergli, spero che con una doppia, che se gli dia di guadagno, gli lascerà, benché presentemente ne domandi trenta scudi. Intanto gl’invio a V(ostra) A(ltezza) insieme con tre altre medaglie che saranno nel medesimo scatolino, i prezzi delle quali vengon notati nella carta che le racchiude secondo la stima del Cammeli, benché il Bancherotto ne domandi qualche cosa di più. Starò attendendo di ricevere da V(ostra) A(ltezza) le due medaglie d’oro... » (Firenze, ASF, Carteggio d’artisti, X, f° 235r et v; Giovannini 1984, p. 242, lettre 129 ; M. Filleti Mazza 1998, p. 189, doc. 75 ; p. 270, doc. 190). | | |Grand document=-Lettre du 23 mars 1669 (de Rome) : » In esecuzione di quanto V(ostra) A(ltezza) si degnò di comandarmi con l’ultime sue ho trattato con Innocenzio circa al prezzo delle quatro medaglie datemi da lui, per le quali gli ho offerto sino alla somma di vintiquattro scudi di questa moneta, cioè due scudi più del prezzo notato dal Cammeli. Resto dunque che V(ostra) A(ltezza) nel rimandarmele mi comandi se dovrò avanzarmi ad altre. Quanto alle medaglie del Vitelli, a quello ch’io posso preveder fin hora difficilmente quello che v’è di migliore, che si riduce a meno di una ventina di medaglie, potrà uscire dalle mani del Bancherotto, il quale sta attorno per farne un partito di dugento fra bronzo oro ed argento e se ciò segue, le più rare saranno per V(ostra) A(ltezza), eccetto cinque o sei che il Vitelli ha pensiero di donare alla Regina. Io invigilo con particolar diligenza al negozio, e con le prime ragguaglierò V(ostra) A(ltezza) di tutto quello che mi sarà riuscito di fare. Il Cammeli, il quale ha veduto il medaglione del Florenzio et è da lui stato pregato per procurargli un Pertinace in baratto, dubita ch’egli non sia per contentarsi d’uno de’ Pertinaci di V(ostra) A(ltezza) per esser essi rifatti, sapendo ch’egli ne ha rifiutato uno che gli voleva dare in cambio Cherchemont perché non era conservato e nel resto, né lui né io consiglieremmo V(ostra) A(ltezza) ad offerire un Tiberio per havere un medaglione che al più può valer quattro doppie. Procurerà bene il Cammeli di vedere se si potesse havere a danar contanti, se bene con poca speranza di ottener l’intento. Dal Bancherotto mi sono state portati questa settimana due medaglioni: uno di Antinoo e l’altro di Gordiano, tutti due assai rari e senza alcun dubbio antichi, avendoli io fatti vedere all’Agostini et al Cammeli. Il Bancherotto gli ha pagati ventiquattro scudi, che è tutto quello che vagliono et io son certo che questo è vero; se V(ostra) A(ltezza) desidera di avergli, spero che con una doppia, che se gli dia di guadagno, gli lascerà, benché presentemente ne domandi trenta scudi. Intanto gl’invio a V(ostra) A(ltezza) insieme con tre altre medaglie che saranno nel medesimo scatolino, i prezzi delle quali vengon notati nella carta che le racchiude secondo la stima del Cammeli, benché il Bancherotto ne domandi qualche cosa di più. Starò attendendo di ricevere da V(ostra) A(ltezza) le due medaglie d’oro... » (Firenze, ASF, Carteggio d’artisti, X, f° 235r et v; Giovannini 1984, p. 242, lettre 129 ; M. Filleti Mazza 1998, p. 189, doc. 75 ; p. 270, doc. 190). |