| |Grand document=-Lettre du 14 septembre 1751 (de Napoli): “troverà pure nello stesso involto le medaglie di Malta per la nostra Società Colombaria. Con piacere riceverò li Tomi VI, e VII e delle sue Simbole, e dal Pagliarini riceverò la continuazione. Già col medesimo sono d’intelligenza di mandargli qualche cosa di me, e degli amici. Le mie operette compariranno a suo tempo in due tomi tutte latine, e già ho cominciato allestire rami, e legni. Anzi bisognerà che la supplichi di quei legni che sono nella diatribe De Cruci Ravennati. Avrò sommo piacere di citare il suo Laconico Pisano, siccome sempre cito, dove posso, il suo illustre nome, e vedrallo anche nella mia operetta, che mando alla pag. (XIV). Sono impaziente di ricevere le Gemme Astrifere, e ho scritto al Sig.r Annibale che veda di mandarmi uno degli esemplari che sono in Pesaro. Così più facilmente potrò avere il libro, giacché Ella mette il caso disperato che si possa avere per la strada di Roma. E che posso io far di più col gran Maestro di Malta se nulla le ha dato? Credo, che al suo nome faccian onore anche le mie Medaglie; eppure nemmen a me ha dato un soldo. Noi due siamo stati li soli a’ quali non ha mostrato la solita sua somma generosità, avvegnacché quel signore sa ricordarsi poi della gente all’occasione. In fatti quando mille persone concorrevano a voler l’impiego di storiografo dell’ordine, egli di suo beneplacito ha voluto che si desse a me. Verrà il sole anche al suo balcone: non più piagnistei, Caro il mio Sig.r Gori. Mi è capitata jer l’altro la opericciuola del Sig.r Coltellini. Che empietà parlar così di quell’onestissimo, e letteratissimo Sig.r Passeri! Quando il P. Pancrazi vorrà le Vite di Michelangelo, stanno a sua requisizione. Io avea posto a parte certi opuscoletti, come la breve lettera del Conte di Pianura, una Dissertazione di Mons.r Coppola. Ma il Sig.r Martorelli mi dice, che actum agebam, avendo egli mandati già a lei tutti questi libretti, e che Ella ricevendoli sclamasse: Mi avete mandata la libreria del Cinelli! catalogo delle Medaglie del Sig.r C.e di Pianura, io mai hollo veduto, e il celebre libro delle monete non è uscito ancora. » (Firenze, Biblioteca Marucelliana, BVII, 23, f° 148r-149v – online). | | |Grand document=Lettre du 14 septembre 1751 (de Napoli): “troverà pure nello stesso involto le medaglie di Malta per la nostra Società Colombaria. Con piacere riceverò li Tomi VI, e VII e delle sue Simbole, e dal Pagliarini riceverò la continuazione. Già col medesimo sono d’intelligenza di mandargli qualche cosa di me, e degli amici. Le mie operette compariranno a suo tempo in due tomi tutte latine, e già ho cominciato allestire rami, e legni. Anzi bisognerà che la supplichi di quei legni che sono nella diatribe De Cruci Ravennati. Avrò sommo piacere di citare il suo Laconico Pisano, siccome sempre cito, dove posso, il suo illustre nome, e vedrallo anche nella mia operetta, che mando alla pag. (XIV). Sono impaziente di ricevere le Gemme Astrifere, e ho scritto al Sig.r Annibale che veda di mandarmi uno degli esemplari che sono in Pesaro. Così più facilmente potrò avere il libro, giacché Ella mette il caso disperato che si possa avere per la strada di Roma. E che posso io far di più col gran Maestro di Malta se nulla le ha dato? Credo, che al suo nome faccian onore anche le mie Medaglie; eppure nemmen a me ha dato un soldo. Noi due siamo stati li soli a’ quali non ha mostrato la solita sua somma generosità, avvegnacché quel signore sa ricordarsi poi della gente all’occasione. In fatti quando mille persone concorrevano a voler l’impiego di storiografo dell’ordine, egli di suo beneplacito ha voluto che si desse a me. Verrà il sole anche al suo balcone: non più piagnistei, Caro il mio Sig.r Gori. Mi è capitata jer l’altro la opericciuola del Sig.r Coltellini. Che empietà parlar così di quell’onestissimo, e letteratissimo Sig.r Passeri! Quando il P. Pancrazi vorrà le Vite di Michelagnolo, stanno a sua requisizione. Io avea posto a parte certi opuscoletti, come la breve lettera del Conte di Pianura, una Dissertazione di Mons.r Coppola. Ma il Sig.r Martorelli mi dice, che actum agebam, avendo egli mandati già a lei tutti questi libretti, e che Ella ricevendoli sclamasse: Mi avete mandata la libreria del Cinelli! catalogo delle Medaglie del Sig.r C.e di Pianura, io mai hollo veduto, e il celebre libro delle monete non è uscito ancora" (Firenze, Biblioteca Marucelliana, BVII23, cc. 148r-149v – online). |