| |Grand document=-Lettre du 17 novembre 1701 (de Padoue) : « Speravo di vederla qui in Padova con l’occasione del rittorno in questo studio del suo figliolo, che non avendola veduta sono astretto con questa mia di riverirla, et insieme a pregarla se con la sua virtù sa dilucidarmi un’historia che non so né capire, né intender. M’è capitato tra molte rarissime medaglie un medaglion di Lucio Vero con il rovescio di doi teste, l’una di Macrino, l’altra di Diadumeniano, con inscrittione del tutto corrosa, né so come questi doi imperatori habbino che fare con Vero, cosa che rende sospeta la medaglia, e pure ha tutte le notte del antico, non essendo certo getto, né conio moderno, né incassata (come s’usa al tempo d’hoggidì da falsarii). Qui non ho con chi conferir tal cosa, onde V.S. illustrissima deve haver la bontà di scrivermi la sua opinione, non trovando su miei libri chi mi sappia illuminare. Il favore mi farà in sommo grado, sospirando di qui la sua venuta un giorno per mostrarli in questo genere cose mostruose… » (Rovigo, Biblioteca dell’Accademia dei Concordi, Silvestri 190, lettre 63 ; F. Missere Fontana 2014, p. 357, notes 65). | | |Grand document=-Lettre du 17 novembre 1701 (de Padoue) : « Speravo di vederla qui in Padova con l’occasione del rittorno in questo studio del suo figliolo, che non avendola veduta sono astretto con questa mia di riverirla, et insieme a pregarla se con la sua virtù sa dilucidarmi un’historia che non so né capire, né intender. M’è capitato tra molte rarissime medaglie un medaglion di Lucio Vero con il rovescio di doi teste, l’una di Macrino, l’altra di Diadumeniano, con inscrittione del tutto corrosa, né so come questi doi imperatori habbino che fare con Vero, cosa che rende sospeta la medaglia, e pure ha tutte le notte del antico, non essendo certo getto, né conio moderno, né incassata (come s’usa al tempo d’hoggidì da falsarii). Qui non ho con chi conferir tal cosa, onde V.S. illustrissima deve haver la bontà di scrivermi la sua opinione, non trovando su miei libri chi mi sappia illuminare. Il favore mi farà in sommo grado, sospirando di qui la sua venuta un giorno per mostrarli in questo genere cose mostruose… » (Rovigo, Biblioteca dell’Accademia dei Concordi, Silvestri 190, lettre 63 ; F. Missere Fontana 2014, p. 357, notes 65). |