Annibale Caro - Ugo Antonio Roberti - 1558-10-1

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Annibale Caro, Parma

Annibale Caro - Ugo Antonio Roberti - 1558-10-1
FINA IDUnique ID of the page  7730
InstitutionName of Institution.
InventoryInventory number.
AuthorAuthor of the document. Annibale Caro
RecipientRecipient of the correspondence. Ugo Antonio Roberti
Correspondence dateDate when the correspondence was written: day - month - year . October 1, 1558 JL
PlacePlace of publication of the book, composition of the document or institution. Parma 44° 48' 4.93" N, 10° 19' 41.09" E
Associated personsNames of Persons who are mentioned in the annotation.
LiteratureReference to literature. Caro 1725 vol. 2, lettre n° 106, p. 166-1671, Bernetti 1907, p. 113-1142, Castellani 1907, p. 3183
KeywordNumismatic Keywords  Roman , Caligula , Maximianus , Corinthian Metal
LanguageLanguage of the correspondence Italian
External LinkLink to external information, e.g. Wikpedia 
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Grand documentOriginal passage from the "Grand document".

Lettre du 1 octobre 1558 (de Parme): "Voi sapete con quanta impazienza sopporto ogni indugio che mi sia fatto intorno alle medaglie: e però, se non vi ho scritto infino a ora che mi mandiate quelle che voi mi dite d'aver già pronte, senza che me ne scusi, potete pensare che sia proceduto da ogn’altra cosa, che da far poca stima o di loro, o di voi. le cagioni saprete poi; che non voglio ancora con questo, indugiare a dir che me le mandiate. E vi prego a farlo quanto prima, indrizzandole pur, come solete, in mano del vostro giovine. Il Caligula, in qualunque modo si sia, m’è necessario per finire una tavola. Alla giornata me ne procacciarete uno più netto, perchè il mio conserto s’ha da riformare più d’una volta per le vostre mani. Gli altri che mi nominate, credo d’aver tutti: desidero nondimeno di vederli, e spezialmente il Massimino; che, migliorando, gli piglierò sempre; e non mi curo d’averne anco più d'uno, per poterne accomodar gli amici. De’ versi, m'avete fatto maravigliare; perchè d’antiquario mi siete in un subito riuscito poeta. Dell’onore che mi fate con essi, vi ringrazio; e vi lodo anco dell'ingegno che ne mostrate; ma non già del giudicio che fate di me, e della sterilità del soggetto che pigliate: pure farò pensiero che ancora questi sieno medaglie, se non di materia Corintia, almeno di mano di buon maestro. ma da qui innanzi, per onore delle vostre fatiche, improntatele in miglior metallo: o piuttosto, in lor vece, mandatemele delle antiche, o con l’ antiche l’accompagnate sempre: perchè così mi saranno doppiamente care. Ma in tutti i modi tutte le cose che mi verranno da voi, mi saranno carissime. E di queste di nuovo vi ringrazio. Di Parma, il primo d'Ottobre. M. D. LVIII" (Caro 1725b, lettre n° 106, p. 166-167; Bernetti 1907, p. 113-114; Castellani 1907, p. 318).

References

  1. ^  Caro, Annibale (1725), Delle lettere familiari del commendatore Annibal Caro, volume secondo, presso Giuseppe Comino, Padua.
  2. ^  Bernetti, Francesco (1907), Annibal Caro, in occasione del quarto centenario dalla nascita. Volume illustrato, Porto Civitanova, Premiato Stabilimento Tipografico G. Gualdesi.
  3. ^  Castellani, Giuseppe (1907), "Annibal Caro numismatico", Rivista Italiana di Numismatica, 20, fasc. 2, p. 311-331