Paolo Maria Paciaudi - Antonio Francesco Gori - 1748-3-11
FINA IDUnique ID of the page ᵖ | 10108 |
InstitutionName of Institution. | Florence, Biblioteca Marucelliana |
InventoryInventory number. | BVII, 23, f° 67r-68r |
AuthorAuthor of the document. | Paolo Maria Paciaudi |
RecipientRecipient of the correspondence. | Antonio Francesco Gori |
Correspondence dateDate when the correspondence was written: day - month - year . | March 11, 1748 |
PlacePlace of publication of the book, composition of the document or institution. | Malta 35° 53' 18.96" N, 14° 26' 51.68" E |
Associated personsNames of Persons who are mentioned in the annotation. | Ridolfino Venuti, Michel Fourmont, Giovan Battista Capponi |
LiteratureReference to literature. | |
KeywordNumismatic Keywords ᵖ | sicily, malta |
LanguageLanguage of the correspondence | Italian |
LinkLink to external information, e.g. Wikpedia | https://sol.unifi.it/gori/gori |
-Lettre du 11 mars 1748 (de Malte) : « Io son già a un terzo del cammino di mia faticosa carriera; terminata la quale profittarò del più opportuno imbarco per vedere la Sicilia prima di restituirmi a Napoli. Qui ho adunato per lei sei monete maltesi antiche, per mezzo delle quali Ella potrà emendare e Froumont, e Ghyot, e Venuti, che le hanno stravisate, e il suo gabinetto avrà da me questo tributo, ch’è piccolo, ma non è sì facile a trovarsi, e unirsi. […] La dissertazione del Sig.r C.e Capponi ha il suo merito, ma non l’ho fatta vedere al G. M., il quale sebbene ami la gioventù applicata, non poteva al certo approvarla, non solo perché S. A. E. è informatissimo della storia dell’Ordine, ma perché basta aver veduta la moneta di rame che corre in Malta, e ch’è battuta quasi tutta sotto il G. M. Lascaris, per riconoscere che il Sig.r Caval.e Capponi ha preso un abbaglio. Però sarà sempre lodevole la sua fatica. Le compiego qui una dissertazione fatta da un certo prete dell’Ordine Reboul, ch’è molto applicato a raccorre quanto qui v’ha d’antico, sacro e profano. L’originale delle Medaglie era nel Museo Capponi, ora per conseguenza è del Collegio Romano, dove sono passate tutte le bellissime cose del fu Sig.r Marchese. » (Firenze, Biblioteca Marucelliana, BVII, 23, f° 67r-68r – online).