Annibale Caro - Rafaele Silvago - 1565-6-19: Difference between revisions

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Revision as of 18:50, 21 April 2020


Annibale Caro, Rome

Annibale Caro - Rafaele Silvago - 1565-6-19
FINA IDUnique ID of the page  7752
InstitutionName of Institution.
InventoryInventory number.
AuthorAuthor of the document. Annibale Caro
RecipientRecipient of the correspondence. Rafaele Silvago
Correspondence dateDate when the correspondence was written: day - month - year . June 19, 1565 JL
PlacePlace of publication of the book, composition of the document or institution. Rome 41° 53' 35.95" N, 12° 28' 58.55" E
Associated personsNames of Persons who are mentioned in the annotation.
LiteratureReference to literature. Caro 1725, lettre 246, p. 417-4201
KeywordNumismatic Keywords  Republic Of Medals, Numismatics , Antiquarian
LanguageLanguage of the correspondence Italian
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Grand documentOriginal passage from the "Grand document".

-Lettre du 19 juin 1565 (de Rome) : « La lettera di V. S. col presente delle medaglie mi trovò malato, siccome sono ancora, se ben miglíorata di molto. » ; « Quanto alle medaglie, dopo quelli ringraziamenti ch'io ve ne debbo, mi rallegro con voi del profitto ch'avete cominciato a fare in qusta professione ; nella quale v'è piaciuto volermi per maestro ; perchè sono state la maggior parte buone nel genere loro, ma di quelle d'argento ce ne sono state fino a tre che mi sono sommamente care : perchè io non l'avea, e non so chi altri se l'abbia. che questa è una delle qualità che fa le medaglie preziose. L’altre tutte sono buonissime, e necessarie a chi non l’hanno ; ed a me sono carissime, perchè so con che animo l’avete mandate. Ma, perche l’ho tutte, si tengono per voi con molt’altre ch’io ho : perchè a me basta di accrescere il mio conserto di quelle che mi mancano. Del resto io desidero, e voglio che diventiate antiquario, e medaglista ancor voi. E per voi tezaurizzo, con animo di farvi in poco tempo, per un principiante, assai ricco ; avendone di molte che a me sono d’avanzo. e non intendendo che me ne sappiate grado alcuno ; perchè una che ne tragga da voi che non abbia io ; che n’ho pur molte; mi paga con la sua rarezza quante ne possiate aver da me : e non me ne fate nè danno, nè incomodo alcuno; perchè in ogni moda quelle che m’avanzano, soglia donare ad altri; ed ora si serbano per mi. Sicchè, quando potrete attendere, seguite l'imprese, che farete peculio ancora per voi, e delle vostre, e delle mie che ho di roverchio. Che così va tra galantuomini questa pratica di medaglie ; che chi n’ha poche, ne riceve assai ; e l'uno accomoda l'altro : e così chi comincia, vien presto a notabil somma » (Caro 1725, lettre 246, p. 417-420).

References

  1. ^ Caro 1725