Difference between revisions of "Antonio Agustin - Fulvio Orsini - 1559-1-5"
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Latest revision as of 15:51, 9 December 2021
FINA IDUnique ID of the page ᵖ | 923 |
InstitutionName of Institution. | |
InventoryInventory number. | |
AuthorAuthor of the document. | Antonio Agustin |
RecipientRecipient of the correspondence. | Fulvio Orsini |
Correspondence dateDate when the correspondence was written: day - month - year . | January 5, 1559 JL |
PlacePlace of publication of the book, composition of the document or institution. | Piedimonte Matese 41° 21' 2.95" N, 14° 22' 4.91" E |
Associated personsNames of Persons who are mentioned in the annotation. | |
LiteratureReference to literature. | Agustin 1772, Opera Omnia, vol. VII, Lettre I, p. 2311, Carbonell i Manils 1992-1993, p. 175, note 22, 177, note 32, 184, note 58.2 |
KeywordNumismatic Keywords ᵖ | naples, plaetorius, roman republican, roman, greek, thurium, neapolis, rhodes, messalina, anastasius, constantius |
LanguageLanguage of the correspondence | Italian |
LinkLink to external information, e.g. Wikpedia | https://books.google.be/books?id=2UdBOCGPLTkC&printsec=frontcover&hl=fr&source=gbs ge summary r&cad=0#v=onepage&q&f=false |
Lettre du 5 janvier 1559 (de Piedimonte d'Alife, aujourd'hui Piedimonte Matese): “Hò gran piacere delle cose antique trovate tanto in Medaglie, quanto in Iscrizzioni, e tanto più volontieri farò il mio ritorno quanto più presto potrò, e portarò qualche cosetta, che non vi dispiacerà. In Napoli viddi Medaglie assai in argento, & hebbi qualcheduna di quelle che non havevo costì, verbi grazia, un C. Numonio Vaala, un Papio Celso con la Lupa o Cagna & Aquila, un M. Plætorio con una mezza figura in faccia con certe lettere che non le leggo, ma credo habbia una M. Gentile, e cercate di vederla di nuovo, e dirmi che dicano, questa Medaglia è trista, il Vaala bonissima. Hò due Muse che l’una penso non haverla in Roma, un M. Ant. Cohort. Prætoriarum un M. Servilio e C. Cassio con un Cancaro, ma questa hà l'anima, un’altra senza nome con un globo circondato da quattro corone, e dall’altro canto Giunone con le corna. Hò ancora molte altre delle vecchie da barattar e donare. Delle Greche di argento un Θυριων di cinque dragme, & un di Napoli, & un ΚΥΑL un ΜΕΚΑΙΟΝ dove sono due Ocree. Di bronzo un Rodion grande & una Messallina con un Liceo, & una Medaglia grande e grossa come li Tani librili, dove dell’un canto è una testudine animale, dell'altro una ruota di carro senza lettere. Credo che Pelluce dica di non sò che Popolo di Grecia che faceva la testudine nelle Monete, vedetelo & avisatemi, che non hò libri quà. Alcune Medaglie triste d’Imperatori mi sono capitate nelle mani, e capitano ogni dì: hebbi una d’oro l’altro dì dell’Imp. Anastasio piccola, di bronzo un Rogerius Dux, un Costantino, e Zoe Greca, e Latina, e così altre varie” (Agustin 1772, Opera Omnia, vol. VII, Lettre I, p. 231).