Antonio Agustin - Fulvio Orsini - 1559-3-15

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Antonio Agustin, Piedimonte matese

Antonio Agustin - Fulvio Orsini - 1559-3-15
FINA IDUnique ID of the page  991
InstitutionName of Institution.
InventoryInventory number.
AuthorAuthor of the document. Antonio Agustin
RecipientRecipient of the correspondence. Fulvio Orsini
Correspondence dateDate when the correspondence was written: day - month - year . March 15, 1559 JL
PlacePlace of publication of the book, composition of the document or institution. Piedimonte matese 41° 21' 2.95" N, 14° 22' 4.92" E
Associated personsNames of Persons who are mentioned in the annotation. Ottavio Pantagato, Onofrio Panvinio, Ferdinand I of Holy Roman Empire
LiteratureReference to literature. Agustin 1772, Opera Omnia, vol. VII, Lettre VI, p. 234-2351, Carbonell i Manils 1992-1993, p. 185, note 592
KeywordNumismatic Keywords  Greek , Kroton , Roman , Roman Republican , Marcus Aurelius , Local Finds
LanguageLanguage of the correspondence Italian
External LinkLink to external information, e.g. Wikpedia  https://books.google.be/books?id=2UdBOCGPLTkC&printsec=frontcover&hl=fr&source=gbs ge summary r&cad=0#v=onepage&q&f=false
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Grand documentOriginal passage from the "Grand document".

Lettre du 15 mars 1559 (de Piedimonte d'Alife, aujourd'hui Piedimonte Matese): "Dottissimo & amicissimo M. Fulvio. La notte avanti che io partissi di Napoli hebbi la vostra delli IIIJ. e così non risposi, hora dirò che mi fu molto cara. Non accadeva ringraziarmi, ne egli ne voi del negozio del Sig. Alexandro Cervino. Hò à caro intender la Cifra delle Medaglie havute e barattate, & à quel modo desidero che le habbiate tutte. La medaglia dell’Ercole che tiene le due Serpi in mano con lettere ΚΡΟΤΩΝΙΑΤΑΣ. è assai bella, ma il Sig. Gioan Francesco la stima troppo; l’altra con la testa di Giove non sò qual sia. Credo certo che haverò alcune presto, e tra esse il Casca Longus; il Dido Giuliano di bronzo mi sarà caro, benche hò per le mani un’altro. Se si potesse haver quello di argento di Piero Luigi mi saria tanto più caro un M. Aquilio con una testa assai bella come di Augusto con raggi del Sole, con una biga di roverso con tre stelle di argento hò avuto hora: & un Marco Aurelio di bronzo trovato in una vigna del Vescovato. Inscrizzioni hò mandato molte al Padre Ottavio, fattevele mostrare. Il Lione suffocato & il Casca Longus vi mandarò come le habbia. Desidero saper che Poeta era quello che diceva già F. Onofrio che haveva il Seripando Arcivescovo di Salerno, parmi che dicesse Epicarmo. In un altra vi scrissi haver visto li suoi libri, ma allora non mi ricordai di cercar tal libro. Ut aliud ex alio. Palæpolitani Cumis oriundi•Cumani Chalcide Euboica originĕ trahunt. Classe qua advecti ab domo fuerant multum in ora maris ejus, quod accolunt, potuere &c. Livius lib. Vlll. pag. 188. notate questo per le Medaglie del Minotauro. Havendo scritto fin quì ho ricevuto cinque Medaglie di argento quali dirò, un M. FOVRI, L. F. PH ILI colla testa di Jano e la Vittoria che corona un Trofeo, un L. IVLI. con XVI. dietro la testa di Roma, e di rovescio li Castori à Cavallo; un M. ACILIVS M. F. scritto attorno la testa di Roma, dell’altro canto una Quadriga con un Marte ò Quirino (come credo) in essa, hà nella destra una clava, e nella sinistra un Trofeo, medaglia mai vista da me, e queste tre sono belle e ben conservate. La quarta è guasta nella testa, ma è come di Roma galeata, nel rovescio è uno à sedere in una bassa sedia, & alla sinistra stanno quattro figure la prima è di Soldato: alla destra tre ò quattro altre con le mani e bracci chinati alla figurina assisa; dietro la testa di essa è un longo bastone che tiene di sopra un non so che a modo di Trofeo, di sotto sono alcune lettere, le quali non si leggono eccetto un M.& un V.* Parmi haver visto un’altra Medaglia simile in Vienna appresso l’Imperatore ma in vece di lettere era IIIX. Voi mi diceste haver visto una appresso un banchiero con non sò che lettere. Di grazia datemi avviso che cosa cè di più, e chi la habbia, ovvero altra simile. Havea pensato che fosse qualche dedizione come quella della Medaglia di TI. VET. ma perche in questa par che la figurina seda honoratamente, dubito che sia qualche inaugurazione di Numa, ovvero altro Rè, con li Sabini d’un canto, e li Romani dall’altro. La quinta Medaglia era un quadrigato di M. FAV. C. F. havea l’anima. In due Medaglie di bronzo dall’un canto è un Cavallo con queste lettere ΑΡΠΑΝΟΥ. dall’altro un Toro con queste ΠΕΛΛ. desidero saper di qual Città siano. Questo basti hora; state sano. Da Pedemonte alli XV. di Marzo del LIX.” (Agustin 1772, Opera Omnia, vol. VII, Lettre VI, p. 234-235).

References

  1. ^  Agustin, Antonio (1772), Opera Omnia, Quae multa adbibita diligentia colligi potuerunt. Volumen Septimum, Lucae.
  2. ^  Carbonell i Manils (1992-1993), "Fulvio Orsini i Antonio Agustín, precursores de la moderna numismática", Annals de llnstitut dEstudis Gironins (Girona), XXXII, p. 169-186.