Antonio Agustin - Fulvio Orsini - 1559-4-29

From Fina Wiki
Revision as of 15:11, 10 December 2021 by Tomassoni (talk | contribs)
(diff) ← Older revision | Latest revision (diff) | Newer revision → (diff)


Antonio Agustin, Piedimonte Matese

Antonio Agustin - Fulvio Orsini - 1559-4-29
FINA IDUnique ID of the page  1005
InstitutionName of Institution.
InventoryInventory number.
AuthorAuthor of the document. Antonio Agustin
RecipientRecipient of the correspondence. Fulvio Orsini
Correspondence dateDate when the correspondence was written: day - month - year . April 29, 1559 JL
PlacePlace of publication of the book, composition of the document or institution. Piedimonte Matese 41° 21' 2.95" N, 14° 22' 4.91" E
Associated personsNames of Persons who are mentioned in the annotation. Pirro Ligorio, Carlo Sigonio
LiteratureReference to literature. Agustin 1772, Opera Omnia, vol. VII, Lettre IX, p. 236-2371, Carbonell i Manils 1992-1993, p. 174, note 18, 178, note 36, 184, note 57.2
KeywordNumismatic Keywords  Greek , Neapolis , Iconography , Gortyna , Lysimachus , Roman , Commodus , Cast , Gelo , Syracuse
LanguageLanguage of the correspondence Italian
External LinkLink to external information, e.g. Wikpedia  https://books.google.it/books?id=E VFAAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl=it#v=onepage&q&f=false
Map
Loading map...
You can move or zoom the map to explore other correspondence!
Grand documentOriginal passage from the "Grand document".

Lettre du 29 avril 1559 (de Piedimonte d'Alife, aujourd'hui Piedimonte Matese): "Per ricordarmi (carissimo M. Fulvio) delle nostre delicie delle Medaglie, e di voi spesso, anzi sempre non mancarò con ogni occasione di darvi avviso delle Medaglie nuove, e di qualche interpretazione, e di alcuni pensieri a quello proposito, e benche siano impoliti e rozzi come nati in queste sassose montagne del Samnio il desiderio di aggradirvi faranno la scusa. Hò nelle mani una Medaglia di bronzo come penso NEΟΠΟΛΙΤΩΝ. benche le lettere siano in gran parte fuggite, ma la testa di Donna coronata di Lauro è come in molte altre di quei Popoli, eccetto che dietro quella par che si vedano queste tre lettere ΣΥΠ: dall’altro canto è una Lyra appoggiata ad un monticello [come penso tumulo della Sirena Partenope] & al basso doppo le lettere dette prima, un caduceo di Mercurio; non accade dirvi che Strabone, Plinio, e Vergilio, e l’interpreti confermano essere in Napoli tal Sepolcro, e cognome. Ma aspetto da voi l’interpretazione di quelle tre lettere se d’un nome solo sono, di quale? ovvero di due, come saria Sirena Partenope, e che fosse di essa la testa. Desidero sapere se Syrena si scrive, ovvero Sirena; e perche causa. Item se vi è capitata mai altra simile, ò sapete chi l’abbia, vedete se stà come io mi immagino in questa. Leggendo in Plinio alcune cose grandi di M. Sergio lib. VII. cap. XXVIII. mi sono ricordato esser nelle Medaglie M. SERGIUS SILUS (se ben mi ricordo) con una Statua equestre, & una spada in mano, vedete se si può applicar ad esso. Item lib. VIII. cap. XVI. che Lisimaco strangulò un Leone essendo da Alessandro serratto in una stanza con esso, vedete se in quelle piccole Medaglie è più presto Lisimaco che Ercole. Item lib. XII. cap. I. in fine dimostra la causa perche si trova nelle Medaglie ΓΟΡΤYΝΙΩΝ. Europa col Toro: dicendo egli haver in Gortyna una bella fontana con un Platano del quale scrivono molti dotti Greci e Latini, e che sotto quell’ombra Giove sforzó Europa. Aspetto li nomi di questi Dotti con altre belle cose à questo proposito. Desidero ancora sapere se nelle Medaglie in Smirna si trova Mater Deorum turrita, perche Plinio dice esserli dedicato un Tempio lì cap. IIII. lib. XIIII. Se in quelle de Locrensi fosse un fulmine, ovvero altre cose pertinenti ad Eutimo Olimpionico e Dio del quale parla Callimaco; leggete Plinio lib. VII. cap. XLVII. Se trovate M. Pirro salutatelo à mio nome, e diteli che hò una Medaglia di Commodo con un roverso di esto Commodo nudo con una clava in mano imitando Ercole, & appresso è la Dea Iside con testa di elefante & un Sistro in mano, & alli piedi una testa di Leone, che non havendo tal roverso nel suo Libro li mandarò un disegno. Scrivono li Istorici che Commodo quando portò quelle Isiace cerimonie per la terra urtava hor questo hor quello col naso, ò proboscide. Hò ricevuto la vostra delli XXII. con la alligata del Sigonio, al quale scrivo io come vederete nella sua che apposta la mando aperta, e potrete veder le parole latine, le quali non vi piacendo, ò mancando altra cosa fate voi altro polizino, e stracciate quello. Mi pare mille anni à vederlo fuora, Sed sat cito, si bene. Quella Medaglia di due Fortune Reduce & Аntiatum desidero havere. Mandatemi in una inclusa il Varrone Medaglia, la stampa del Ser. Sulpicio farò gettare se potrò, del resto delle vostre nuove, item del Libro mi movete grand’espettazione, e desiderio. Della Cloacina hò trovato non so che in Plinio lib. XV. cap. XXIX. credo bene che lo haverete notato. Del Gelone vostro hò piacere. Non altro, state sano. Da Pedemonte аlli XXIX. d’Aprile MDLIX.” (Agustin 1772, Opera Omnia, vol. VII, Lettre IX, p. 236-237).

References

  1. ^  Agustin, Antonio (1772), Opera Omnia, Quae multa adbibita diligentia colligi potuerunt. Volumen Septimum, Lucae.
  2. ^  Carbonell i Manils (1992-1993), "Fulvio Orsini i Antonio Agustín, precursores de la moderna numismática", Annals de llnstitut dEstudis Gironins (Girona), XXXII, p. 169-186.