| |Grand document=Lettre du 10 février 1567 (de Tamarid) : « Reverendo Padre singolarissimo. La vostra delli 10 di Dicembre mi trova fuor di Lerida nella visita dove non ho medaglie, nè libri per satisfar al desiderio di tante cose, come ad un tempo volete. … Delli libri di medaglie ho smarrito il libro delli XII Cesare del Vico, ho bene il Cesare Dittatore, e le Auguste. Ho ancora l’Erizzo, ed il Franchese Choul, il Golzio non ho visto, ma intendo, che finisce nelli percussori di Cesare, e che non è assai copioso delli superiori. Quelli che ho visto, mi pare si gabbino in molte medaglie finte, che essi pigliano per vere, ed alcune vere dichiarano male, ed altre disegnano etima male, in alcune cose comuni si stendono, le difficili traslasciano, come molti interpreti di libri, e quelche volta nella comnni vanno a capitolo, come fa l’Erizzo in provare che le medaglie non furono mai monete, con argomenti, che provano appunto, che furono. Pure alli principianti giovano tali libri, ed a chi non ha modo di aver le medaglie istesse … Ma se il vostro Padrino ha i libri del Pirro nostro, li trovarete ogni coasa a tutto pasto, ed a merenda, e colazione. Interim vale, mi Panvinie (pane et vino dulcior). Dat. in Tamarid alli X di Febraro del MDLXVII » (Andres 1804, Lettre LIV, p. 378-379). | | |Grand document=Lettre du 10 février 1567 (de Tamarite de Litera): "Reverendo Padre singolarissimo. La vostra delli 10 di Dicembre mi trova fuor di Lerida nella visita, dove non ho Medaglie, nè libri per satisfar al desiderio di tante cose, come ad un tempo volete" ; "Delli libri di Medaglie ho smarrito il libro delli XII Cesare del Vico, ho bene il Cesare Dittatore, e le Auguste. Ho ancora l’Erizo, ed il Francese Choul, il Golzio non ho visto, ma intendo, che finisce nelli percussori di Cesare, e che non è assai copioso delli superiori. Quelli che ho visto, mi pare si gabbino in molte Medaglie finte, che essi pigliano per vere, ed alcune vere dichiarano male, ed altre disegnano etiam male, in alcune cose comuni si stendono, le difficili tralasciano, come molti Interpreti di libri, e qualche volta nella comuni vanno a capitolo, come fa l’Erizo in provare che le Medaglie non furono mai monete, con argomenti, che provano appunto, che furono. Pure alli principianti giovano tali libri, ed a chi non ha modo di aver le Medaglie istesse" ; "Ma se il vostro Padrino ha i libri del Pirro nostro, li trovarete ogni cosa a tutto pasto, ed a merenda, e colazione. Interim vale, mi Panvinie, (pane et vino dulcior). Dat. in Tamarid alli X di Febraro del MDLXVII" (Andrés 1804, Lettre LIV, p. 378-379). |