Antonio Agustin - Onofrio Panvinio - 1567-2-10
FINA IDUnique ID of the page ᵖ | 1083 |
InstitutionName of Institution. | |
InventoryInventory number. | |
AuthorAuthor of the document. | Antonio Agustin |
RecipientRecipient of the correspondence. | Onofrio Panvinio |
Correspondence dateDate when the correspondence was written: day - month - year . | February 10, 1567 JL |
PlacePlace of publication of the book, composition of the document or institution. | Tamarit de Litera 41° 47' 50.35" N, 0° 21' 41.47" E |
Associated personsNames of Persons who are mentioned in the annotation. | Enea Vico, Sebastiano Erizzo, Guillaume du Choul, Hubert Goltzius, Pirro Ligorio |
LiteratureReference to literature. | Vico 15531, Andrés 1804, Lettre LIV, p. 378-3792 |
KeywordNumismatic Keywords ᵖ | book |
LanguageLanguage of the correspondence | Italian |
LinkLink to external information, e.g. Wikpedia | https://archive.org/details/bub gb bmg74YFCvlIC/page/n549 |
Lettre du 10 février 1567 (de Tamarid) : « Reverendo Padre singolarissimo. La vostra delli 10 di Dicembre mi trova fuor di Lerida nella visita dove non ho medaglie, nè libri per satisfar al desiderio di tante cose, come ad un tempo volete. … Delli libri di medaglie ho smarrito il libro delli XII Cesare del Vico, ho bene il Cesare Dittatore, e le Auguste. Ho ancora l’Erizzo, ed il Franchese Choul, il Golzio non ho visto, ma intendo, che finisce nelli percussori di Cesare, e che non è assai copioso delli superiori. Quelli che ho visto, mi pare si gabbino in molte medaglie finte, che essi pigliano per vere, ed alcune vere dichiarano male, ed altre disegnano etima male, in alcune cose comuni si stendono, le difficili traslasciano, come molti interpreti di libri, e quelche volta nella comnni vanno a capitolo, come fa l’Erizzo in provare che le medaglie non furono mai monete, con argomenti, che provano appunto, che furono. Pure alli principianti giovano tali libri, ed a chi non ha modo di aver le medaglie istesse … Ma se il vostro Padrino ha i libri del Pirro nostro, li trovarete ogni coasa a tutto pasto, ed a merenda, e colazione. Interim vale, mi Panvinie (pane et vino dulcior). Dat. in Tamarid alli X di Febraro del MDLXVII » (Andres 1804, Lettre LIV, p. 378-379).