-Lettre sans date : « Ho esaminato l’impronto della medaglia che V. S. Illma mi ha trasmesso. Ella è per l’appunto una di quelle che ora communemente si chiamano contornate, dal contorno incavato, che hanno nel loro giro, e che un tempo si dicevano crotoniate perchè si credevano battute nella città di Crotone : la qual opinione oggidi non ha chi la siegua. Di simile medaglie contorniate abbondano i gabinetti ; e queste ancora sebbene per lo più rozze, e di cattivo metallo e disegno, hanno con tutto cio il loro pregio. Nel mio studio ne conto più di quaranta, alcune delle quali non sono state vedute dall’Avercampo, letterato vivente in Olanda, che sopra si fatte medaglie ha pubbicato non molti anni sono un mezzanamente buon libro. La rozzezza della loro fabbrica le da a credere battute ne’tempi del basso imperio, cioè nel secolo costantiniano, e nel susseguente, e alcuna se ne ritrova anche col nome di Belisario, che visse sotto Giustiniano I. e questa è la meno antica di quante io n’abbia vedute. Esse per lo più rappresentano cose appartenenti agli spectacoli, e ai giuochi anfiteatrali, o teatrali ; onde vi si vedono circhi, obelischi, carrette, cavalli, abbatimenti di gladiatori, organi idraulici, ec. Portano le immagini degli imperatori, che più si sono dilettati di si fatti spectacoli ; e inoltre vi si rappresentano l’effigie di uomini per lettere, o per armi eccelenti, come di Omero, di Orazio, di Apuleio, di Sallustio, di Aezio, di Belisario, ec. Quella di V. S. Illma è assai curiosa. L’Avercampo sopraccitato non l’ha riposta nel suo libro, e a me non sovviene di averla in alcun museo, o in alcun antiquario osservata. Si è apposto a vero il sentimento di lei, in credere che sia un auriga i giovane ne diritto di essa con un ramo di palma nella destra, e una sferza nella sinistra, stante in pie di fra due vasi di palme. L’epigrafe parmi che si abbia a legger cosi : TOBAX NIKA, cio Tobac Vince, o Vincas : formola solita trovarsi nelle leggene delle medaglie contorniate, come PANNONI NIKA, EUTIMI NIKA e in alcune VINCAS. Ne le dia fastidio quel nome barbato di TOBAX dato dall’auriga, poichè se osservata i nomi, che hanno i carretieri in tali medaglie riferite dall’Erizzo a. c. 103, 104 della Dichiarazione delle medaglie antiche, e dizione quarta, ve ne vedra similmente di strani, come Minophanes, Folobacus, Olympiodoxilos ec. Qanto al rovescio tutto mi riesce assai strano e nuovo : l’abito donnesco della figura che vi si scorge, ricamato di palme, o sia allori, i due istromenti consimili, che tiene nelle mani, e la leggenda all’intorno, la quale par che dica MAKANII MUSA ; sicchè quella figura potrebbe essere, che rappresentasse la Musa di un poeta per nome Macanio, forse lodatore dell’auriga Tobac : nel qual caso potrebbe essere, che que’ due strumenti sieno due strumenti musicali. Ma questo sono da me uscite su la simplice conghiettura, e forse un giorno mi verrà per mente qualche cosa, che più di questa sia degan della sua approvazione. La medaglia per altro non ha che fare con le superstizioni de’Basilidiani » (Zeno 1785, letre n° 879, p. 124-126).