| |Grand document=Lettre du 27 septembre 1727 (de Vienne): “Lo spediente suggeritomi da V.S. Illma per facilitare l’esito delle medaglie, idoletti, e altre antichità, le quali col mezzo del dignissimo Sig. suo fratello si è compiaciuta di indirizzarmi, non poteva esser migliore ; poichè qui ancora ritrovasi il Sig. Abate Sterbini pratichissimo del vero valore di simili cose. Mi varrò pertanto del consiglio di lei, e cercherò il modo di avvantaggiarla per quanto mi sia possibile, rimandandole a suo tempo tutto quello, di cui non mi sarà sortito di ritrovar compratori. Solamente la prego di notificarmi il suo sentimento sopra la stima in cui tiene due degl'idoletti, che a mio giudizio sono i migliori, e i più belli ; e sono l’uno il Cammillo stante con vaso e patera nelle mani ; e l’altro la figura sedente con riso in faccia, che sembra essere un giovanetto Sileno, o cosa simile. V’era chi per essi volea contarmi 6. ungheri e ‘l Sig. Ab. Sterbini era di opinione, che io potessi rilasciarglieli : ma io non trovandomene pago, gli ho fatto vedere al Sig. Conte di Lamberg, dilettante di statue, e idoli antichi, de’ quali il suo gabinetto ne abbonda, e da lui me ne sono stati esibiti 10. ungheri, rimanendo convenuto con questo nobilissimo Cavaliere, che restasse in sospeso la consegna e l’esborso, sino a tanto, che da V. S. Illma ne venisse la decisiva risposta (...). Circa l’orologio, ch’ella desidera, non dubiti che io non la faccia servire di uno de’ migliori, e più belli, che quì si travaglino, i quali non cedono, a parer di molti a que’ d’Inghilterra, poichè son fatti da eccellente artefice, che colà ha studiato, e travagliato. Il soprappiù che mi avanzerà, farò che sia impiegato in libri di suo piacere, e secondo la nota che me ne ha trasmessa” (Zeno 1785, vol. 4, lettre n° 727, p. 214-215; Tomassoni 2021). | | |Grand document=Lettre du 27 septembre 1727 (de Vienne): “Lo spediente suggeritomi da V.S. Illma per facilitare l’esito delle medaglie, idoletti, e altre antichità, le quali col mezzo del dignissimo Sig. suo fratello si è compiaciuta di indirizzarmi, non poteva esser migliore ; poichè qui ancora ritrovasi il Sig. Abate Sterbini pratichissimo del vero valore di simili cose. Mi varrò pertanto del consiglio di lei, e cercherò il modo di avvantaggiarla per quanto mi sia possibile, rimandandole a suo tempo tutto quello, di cui non mi sarà sortito di ritrovar compratori. Solamente la prego di notificarmi il suo sentimento sopra la stima in cui tiene due degl'idoletti, che a mio giudizio sono i migliori, e i più belli ; e sono l’uno il Cammillo stante con vaso e patera nelle mani ; e l’altro la figura sedente con riso in faccia, che sembra essere un giovanetto Sileno, o cosa simile. V’era chi per essi volea contarmi 6. ungheri e ‘l Sig. Ab. Sterbini era di opinione, che io potessi rilasciarglieli : ma io non trovandomene pago, gli ho fatto vedere al Sig. Conte di Lamberg, dilettante di statue, e idoli antichi, de’ quali il suo gabinetto ne abbonda, e da lui me ne sono stati esibiti 10. ungheri, rimanendo convenuto con questo nobilissimo Cavaliere, che restasse in sospeso la consegna e l’esborso, sino a tanto, che da V. S. Illma ne venisse la decisiva risposta (...). Circa l’orologio, ch’ella desidera, non dubiti che io non la faccia servire di uno de’ migliori, e più belli, che quì si travaglino, i quali non cedono, a parer di molti a que’ d’Inghilterra, poichè son fatti da eccellente artefice, che colà ha studiato, e travagliato. Il soprappiù che mi avanzerà, farò che sia impiegato in libri di suo piacere, e secondo la nota che me ne ha trasmessa” (Zeno 1785, vol. 4, lettre n° 727, p. 214-215; Tomassoni 2021). |