Apostolo Zeno - Gian Domenico Bertoli - 1727-9-27

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Apostolo Zeno

Apostolo Zeno - Gian Domenico Bertoli - 1727-9-27
FINA IDUnique ID of the page  10885
InstitutionName of Institution.
InventoryInventory number.
AuthorAuthor of the document. Apostolo Zeno
RecipientRecipient of the correspondence. Gian Domenico Bertoli
Correspondence dateDate when the correspondence was written: day - month - year . September 27, 1727
PlacePlace of publication of the book, composition of the document or institution. 48° 12' 30.07" N, 16° 22' 21.02" E
Associated personsNames of Persons who are mentioned in the annotation. Bernardo Sterbini, Karl Lamberg
LiteratureReference to literature. Zeno 1785, vol. IV, Lett. 727, pp. 214-2151, Tomassoni 2021, p. 139-140, note 472-4732
KeywordNumismatic Keywords  Sculpture Price
LanguageLanguage of the correspondence Italian
External LinkLink to external information, e.g. Wikpedia 
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Grand documentOriginal passage from the "Grand document".

-Lettre du 27 septembre 1727 (de ?): “Lo spediente suggeritomi da V.S. Illma per facilitare l’esito delle medaglie, idoletti, e altre antichità, le quali col mezzo del dignissimo Sig. Suo fratello si è compiaciuta di indirizzarmi, non poteva esser migliore; poiché qui ancora ritrovasi il Sig. Abate Sterbini pratichissimo del vero valore di simili cose. Mi varrò pertanto del consiglio di lei, e cercherò il modo di avvantaggiarla per quanto mi sia possibile, rimandandole a suo tempo tutto quello, di cui non mi sarà sortito di ritrovar compratori. (…) Circa l’orologio, ch’ella desidera, non dubiti che io non la faccia servire di uno de’ migliori, e più belli, che qui si travaglino, i quali non cedono, a parer di molti a que’ d’Inghilterra, poiché son fatti da eccellente artefice, che colà ha studiato, e travagliato. Il soprappiù che mi avanzerà, farò che sia impiegato in libri di suo piacere, e secondo la nota che me ne ha trasmessa (…)(…) due degl’idoletti, che a mio giudizio sono i migliori, e i più belli; e sono l’uno il Cammillo stante con vaso e patera nelle mani; e l’altro la figura sedente con riso in faccia, che sembra essere un giovanetto sileno, o cosa simile. V’era chi per essi volea contarmi 6. ungheri e ‘l Sig. Ab. Sterbini era di opinione, che io potessi rilasciarglieli: ma io non trovandomene pago, gli ho fatto vedere al Sig. Conte di Lamberg, dilettante di statue, e idoli antichi, de’ quali il suo gabinetto ne abbonda, e da lui me ne sono stati esibiti 10. ungheri, rimanendo convenuto con questo nobilissimo Cavaliere, che restasse in sospeso la consegna e l’esborso, sino a tanto, che da V. S. Illma ne venisse la decisiva risposta” (Zeno 1785, vol. IV, Lett. 727, pp. 214-215; Tomassoni 2021, p. 139-140, note 472-473).

References

  1. ^  Zeno, Apostolo (1785), J. Morelli (ed.), Lettere di Apostolo Zeno, Cittadino Veneziano, Istorico e Poeta Cesareo [...], seconda edizione in cui le lettere già stampate si emendano, e molte inedite se ne pubblicano, 6 vols., Venice, appresso Francesco Sansoni.
  2. ^ Tomassoni 2021