|
|
(One intermediate revision by one other user not shown) |
Line 6: |
Line 6: |
| |Coordinates=45.43719, 12.33459 | | |Coordinates=45.43719, 12.33459 |
| |Associated persons=Antonio Savorgnan; Jean Foy-Vaillant | | |Associated persons=Antonio Savorgnan; Jean Foy-Vaillant |
| |Literature=Foy-Vaillant 1700; Zeno 1752, vol. 3, lettre n° 112, p. 180-181; Zeno 1785, vol. V, Lett. 998, p. 348-349; Tomassoni 2021 | | |Literature=Foy-Vaillant 1700; Zeno 1752, vol. 3, lettre n° 112, p. 180-181; Zeno 1785, vol. 5, lettre n° 998, p. 348-349; Tomassoni 2021 |
| |Numismatic keyword=medaglions; antoninus pius; sardes; lydia; unpublished coins; nicaea; bithynia | | |Numismatic keyword=medaglions; antoninus pius; sardes; lydia; unpublished coins; nicaea; bithynia |
| |CorrespondenceLanguage=Italian | | |CorrespondenceLanguage=Italian |
| |Grand document=Lettre du 26 avril 1738 (de Venise): “Da S. E. il Sig. Senatore Antonio Savorgnano mio singolar padrone, mi è stato consegnato i passati giorni il bellissimo medaglione, di cui ultimamente a V. S. Illma è avvenuto di arricchire il suo bel Museo. L'ho attentamente considerato, e fatteci sopra le dovute considerazioni, l'ho puntualmente riconsegnato al medesimo Senatore. Il medaglione è indubitato ed antico, ed è gran disgrazia che nel rovescio non si legga il nome del Magistrato sotto cui fu battuto, essendone cancellate le parole quasi tutte dall’ingiuria del tempo. Ben è vero, che al di sotto vi apparisce chiaro il nome della città e del popolo che lo ha fatto coniare. La testa è sicuramente quella di Antonino Pio, e chiara ne ho rilevata tutta la leggenda, che è questa : AY KAI TI AIΛ AΔPIANOC ANTΩNEINOC Imperator Caesar Titus Aelius Hadrianus Antoninus. La testa di lui è coronata di alloro. Nel rovescio quello che vi si legge, è : EΠI……KOV. KE. …CAPΔIANΩN sub (Prætore) …CO…SARDIANORUM. Sardi, com’ella sa, era la città Capitale della Lidia. Il figurato è Cerere, che sta in un cocchio tirato da due serpenti, e nella destra tiene una fiaccola accesa. Il medaglione è tanto più stimabile, quanto è singolare, non avendolo io osservato in alcun libro, che ci dia notizia, e ci esponga gl’impronti di medaglioni. Fra le medaglie dello stesso Antonino una n’è riportata dal Vaillant di massima grandezza, battuta in Nicea di Bitinia con Cerere sopra il carro (Foy-Vaillant 1700, p. 44, ndr)” (Zeno 1752, vol. 3, lettre n° 112, p. 180-181; Zeno 1785, vol. V, Lett. 998, p. 348-349; Tomassoni 2021). | | |Link=https://archive.org/details/lettere03forcgoog/page/n354/mode/2up |
| | |Grand document=Lettre du 26 avril 1738 (de Venise): “Da S. E. il Sig. Senatore Antonio Savorgnano mio singolar padrone, mi è stato consegnato i passati giorni il bellissimo medaglione, di cui ultimamente a V. S. Illma è avvenuto di arricchire il suo bel Museo. L'ho attentamente considerato, e fatteci sopra le dovute considerazioni, l'ho puntualmente riconsegnato al medesimo Senatore. Il medaglione è indubitato ed antico, ed è gran disgrazia che nel rovescio non si legga il nome del Magistrato sotto cui fu battuto, essendone cancellate le parole quasi tutte dall’ingiuria del tempo. Ben è vero, che al di sotto vi apparisce chiaro il nome della città e del popolo che lo ha fatto coniare. La testa è sicuramente quella di Antonino Pio, e chiara ne ho rilevata tutta la leggenda, che è questa : AY KAI TI AIΛ AΔPIANOC ANTΩNEINOC Imperator Caesar Titus Aelius Hadrianus Antoninus. La testa di lui è coronata di alloro. Nel rovescio quello che vi si legge, è : EΠI……KOV. KE. …CAPΔIANΩN sub (Prætore) …CO…SARDIANORUM. Sardi, com’ella sa, era la città Capitale della Lidia. Il figurato è Cerere, che sta in un cocchio tirato da due serpenti, e nella destra tiene una fiaccola accesa. Il medaglione è tanto più stimabile, quanto è singolare, non avendolo io osservato in alcun libro, che ci dia notizia, e ci esponga gl’impronti di medaglioni. Fra le medaglie dello stesso Antonino una n’è riportata dal Vaillant di massima grandezza, battuta in Nicea di Bitinia con Cerere sopra il carro (Foy-Vaillant 1700, p. 44, ndr)” (Zeno 1752, vol. 3, lettre n° 112, p. 180-181; Zeno 1785, vol. 5, lettre n° 998, p. 348-349; Tomassoni 2021). |
| }} | | }} |