Apostolo Zeno - Pier Caterino Zeno - 1723-10-16: Difference between revisions

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|Literature=Orsini 1577; Patin 1663; Foy-Vaillant 1703; Zeno 1752, lettre n° 148, p. 291-292 ; Missere Fontana 2003, p. 428
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|Numismatic keyword=scipio africanus; roman republican; forgeries; trajan; Horatius Cocles
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|Grand document=-Lettre du 16 oct. 1723 (de Prague) : « La lettera latina del Bacchini al Magliabechi sta inserita c. 37 del tomo XV delle Nouvelles de la République des Lettres (mese di gennaio 1689) di Pietro Bayle, Lat Petrus Balaeus. Ella è sopra una medaglione pretesa di Scipione affricano : in cui dall’una parte si vede la testa nuda di lui con intorno P. C. SCIPIO AFRICAN. E dall’altra lo stesso Scipione sopra un carro trionfale tirato da quattro cavalli con un ramo di palma nella destra. Il Bacchini la attribusice a Scipione affricano il minore. Ma sappiamo che detta medaglia è un’impostura evidente. Il Vaillant si è guardato di riportarla, come pure il Patino, e l’Orsini, tra le altre della famiglia Cornelia nei loro libri delle medaglie delle famiglie romane. Quando s’intese, che ai tempi di Scipione si lasciassero scolpire su le medaglie l’effigie de’cittadini ? Comincio questo ai tempi di Cesare dopo la dittatura perpetua assunta da lui : e gli esempli che se ne adducono anteriori, come di Silla, o di qualche altro, sono o dubbiosi e contrastati, o falsi manifestamente. Trovansi bene nelle medaglie romane le teste di Romolo, di Tazio, di Numa, di Tullo Ostilio, e di Anco Marzio ; ma queste furono fatte battere nei tempi di Cesare e di Augusto da chi pretendeva di trarre la discendenza da alcuni di loro. Cosi la famosa medaglia di Orazio Coclite fu fatta battere assai dopo di lui, e se ne trova anche con la leggenda, da cui apparisce, chef fu restituita da Trajano. Torniamo al P. Bacchini, e alla detta sua lettera, nella quale egli si fa incontro a questa opposizione; ma non dice cosa che persuada in contrario. Riconosce bensi per falsa un’altra medaglia esistente nel suo museo, ove intorno alla testa leggesi PRO. SCIPIO. AFRIC. E nel provescio oltre al detto di sopra v’ha la leggenda CARTHAG. SVBAC. L’una e finta a imitazione dell’altra ; il Bacchini riconosce questa per falsa, e sostien l’altra per vera, la quale era nel museo del commendatore Carlantonio dal Pozzo in Roma » (Zeno 1752, lettre n° 148, p. 291-292 ; F. Missere Fontana 2003, p. 428).
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Apostolo Zeno, Prag

Apostolo Zeno - Pier Caterino Zeno - 1723-10-16
FINA IDUnique ID of the page  6808
InstitutionName of Institution.
InventoryInventory number.
AuthorAuthor of the document. Apostolo Zeno
RecipientRecipient of the correspondence. Pier Caterino Zeno
Correspondence dateDate when the correspondence was written: day - month - year . October 16, 1723
PlacePlace of publication of the book, composition of the document or institution. Prag 50° 5' 14.89" N, 14° 25' 16.50" E
Associated personsNames of Persons who are mentioned in the annotation. Benedetto Bacchini, Pierre Bayle, Jean Foy-Vaillant, Charles Patin, Fulvio Orsini, Carlo Antonio Dal Pozzo, Antonio Magliabechi
LiteratureReference to literature. Orsini 1577Orsini 1577, Patin 1663Patin 1663, Foy-Vaillant 1703Foy-Vaillant 1703, Zeno 1752, vol. 2, lettre n° 148, p. 291-292Zeno 1752, Zeno 1785, vol. 3, lettre n° 606, p. 393-394Zeno 1785, Missere Fontana 2003b, p. 428Missere Fontana 2003b
KeywordNumismatic Keywords  Scipio Africanus , Roman Republican , Forgeries , Trajan , Horatius Cocles
LanguageLanguage of the correspondence Italian
External LinkLink to external information, e.g. Wikpedia  https://archive.org/details/bub gb O TUkH7dxeAC/page/n395/mode/2up
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Grand documentOriginal passage from the "Grand document".

Lettre du 16 octobre 1723 (de Prague): "La lettera Latina del Bacchini al Magliabechi sta inserita a c. 37. del Tomo XV. delle Nouvelles de la République des Lettres (mese di Gennajo 1689.) di Pietro Bayle, Lat. Petrus Balaeus. Ella è sopra una medaglia pretesa di Scipione Affricano : in cui dall’una parte si vede la testa nuda di lui con intorno P. C. SCIPIO AFRICAN. e dall’altra lo stesso Scipione sopra un carro trionfale tirato da quattro cavalli con un ramo di palma nella destra. Il Bacchini la attribuisce a Scipione Affricano il minore. Ma sappiamo che detta medaglia è un’impostura evidente. Il Vaillant si è guardato di riportarla, come pure il Patino, e l’Orsini, tra le altre della famiglia Cornelia nei loro libri delle Medaglie delle Famiglie Romane. Quando s’intese, che ai tempi di Scipione si lasciassero scolpire su le medaglie l’effigie de’ cittadini ? Cominciò questo ai tempi di Cesare dopo la Dittatura perpetua assunta da lui : e gli esempli che se ne adducono anteriori, come di Silla, o di qualche altro, sono o dubbiosi e contrastati, o falsi manifestamente. Trovansi bene nelle medaglie Romane le teste di Romolo, di Tazio, di Numa, di Tullo Ostilio, e di Anco Marzio ; ma queste furono fatte battere nei tempi di Cesare e di Augusto da chi pretendeva di trarre la discendenza da alcuni di loro. Così la famosa medaglia di Orazio Coclite fu fatta battere assai dopo di lui, e se ne trova anche con la leggenda, da cui apparisce, che fu restituita da Trajano. Torniamo al P. Bacchini, e alla detta sua lettera, nella quale egli si fa incontro a questa opposizione ; ma non dice cosa che persuada in contrario. Riconosce bensì per falsa un’altra medaglia esistente nel suo Museo, ove intorno alla testa leggesi PRO. SCIPIO. AFRIC. e nel rovescio oltre al detto di sopra v’ha la leggenda CARTHAG. SVBAC. L’una è finta a imitazione dell’altra ; il Bacchini riconosce questa per falsa, e sostien l’altra per vera, la quale era nel Museo del Commendatore Carlantonio dal Pozzo in Roma" (Zeno 1752, vol. 2, lettre n° 148, p. 291-292; Zeno 1785, vol. 3, lettre n° 606, p. 393-394; F. Missere Fontana 2003, p. 428).