Arrigoni 1741 vol. 1 by Onorio Arrigoni

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Onorio Arrigoni, Treviso, 1741

Arrigoni 1741 vol. 1 by Onorio Arrigoni
FINA IDUnique ID of the page  4534
TitleTitel of the book. Numismata quaedam cuiuscumque formae et metalli Musaei Honorii Arigoni Veneti ad usum juventutis rei nummariae studiosae
AuthorAuthor of the document. Onorio Arrigoni
Printer or PublisherPrinter or Publisher of the publication.  Eusebio Bergamo
Publication dateDate when the publication was issued: day - month - year . 1741
InstitutionName of Institution. Rimini, Biblioteca Gambalunga
InventoryInventory number. Sc-Ms 973
PlacePlace of publication of the book, composition of the document or institution. Treviso 45° 39' 57.06" N, 12° 14' 43.94" E
AnnotatorName of Person who annotated. Onorio Arrigoni
Associated personsNames of Persons who are mentioned in the annotation.
LiteratureReference to literature. Ravara Montebelli 2011Ravara Montebelli 2011
External LinkLink to external information, e.g. Wikpedia  https://www.academia.edu/5054625/Le tavole del primo tomo dellopera di Onorio Arrigoni emendate dallautore
KeywordNumismatic Keywords 
Grand documentOriginal passage from the "Grand document".
RemarksRemarks regarding the annotation. (fr)

Ravara Montebelli 2011, p. 332-333: "La certezza che sia le correzioni che le note a margine siano di manodell’Arrigoni ci viene da un documento incontrovertibile: la notizia dell’ac-quisto di queste tavole da parte di Giovanni Bianchi a Senigallia il giorno20 luglio del 1748. Bianchi infatti annota nei suoi Diari di viaggio: ‘‘[...] la mattina scrissi le antecedenti cose, poi uscij, e vidi vari amici e da un librajo veneziano comprai il libro dell’Abate Onorio Arrigoni, mio amico, che e `in fo- glio, e che tratta di varie monete e assi librali antichi, ma non avea che le figure,e alcune note e correzioni di mano dell’autore’’ (BGR Sc-Ms 973, Odeporici, 20 luglio 1748. Bianchi non conosceva i tre tomidell’opera usciti fino a quella data questo e` infatti l’unico tomo che possiede la Gambalunga e potrebbe derivare da questo fatto lo stupore per la presenza delle sole figure. Questo tomo e`poi stato salvato dalla dispersione, come molto altro metariale documentario appartenuto a Giovanni Bianchi, dal bibliotecario Zefirino Gambetti). Da una minuta di lettera diGiovanni Bianchi a Giovanni Daniele Gheisel, scopriamo che Bianchi cono-sceva bene quelle tavole perche´ le aveva gia ` viste a Rimini, infatti: ‘‘ Mi sono noti i pesi antichi e l’altre medaglie che possiede il Sig. Ab.e Arrigoni avendo egli a bonta `quando passa per Rimino con i suoi cimeli, il che accade spessissimo, di venirmi sempre a ritrovare, e ho vedute le stampe de’ suoi pesi antichi intorno de’ quali egli ha piu `studio che alcun altro Antiquario (BGR, Sc-Ms 969, Minute di lettere 1739-1745, Lettera di Giovanni Bianchi al Sig. Gio. Daniele Gheisel , Rimini 25 febbraio 1740’’) (fr)