Enrico Noris - Francesco Mezzabarba Birago - 1681-7-29

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Enrico Noris, Florence

Enrico Noris - Francesco Mezzabarba Birago - 1681-7-29
FINA IDUnique ID of the page  7063
InstitutionName of Institution.
InventoryInventory number.
AuthorAuthor of the document. Enrico Noris
RecipientRecipient of the correspondence. Francesco Mezzabarba Birago
Correspondence dateDate when the correspondence was written: day - month - year . July 29, 1681
PlacePlace of publication of the book, composition of the document or institution. Florence 43° 46' 11.53" N, 11° 15' 20.09" E
Associated personsNames of Persons who are mentioned in the annotation. Cosimo III de' Medici, Christina of Sweden
LiteratureReference to literature. Mezzabarba Birago 16831, Noris 1741, lettre XLIII, col. 121-1252, Missere Fontana 2000, p. 170, note 413
KeywordNumismatic Keywords  Collection Numbers , Ptolemy , Mauretania , Caracalla , Geta , Chronology , Forgeries , Marcus Aurelius , Septimius Severus , Book Corrections , Greek , Coin Cabinet (managing), Hadrian , Collection Price , Spain , Otho , Coin Price , Augustus , Roman Provincial
LanguageLanguage of the correspondence Italian
External LinkLink to external information, e.g. Wikpedia  https://babel.hathitrust.org/cgi/pt?id=hvd.32044081387508&view=1up&seq=67&skin=2021
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Grand documentOriginal passage from the "Grand document".

Lettre du 29 juillet 1681 (de Florence): "[...] Se S. A. mi avesse permesso vedere la sua Galleria, come poi ha fatto, vi averei poste molte medaglie come sue, senza mendicarle dalla Regina di Svezia, o altri. Circa la medaglia ove sta Rex Ptol. io ancora avevo letto C. Lætilius; sono cinque in questo Museo, ma logore, ed ella deve seguire la sua, se meglio s'intende; ed è certo che fu battuta da una città nelle Mauritanie, che viveva con i Magistrati all'usanza Romana, e nelle cose militari raccomandata al Re Tolomeo, se era all'ora morto Giuba suo Padre. [...] Tanti scrittori dopo le medaglie d'Occone con la TR. P. XIX. di Severo, hanno scritto essere questi morto nel mese di Febrajo, mostrando ch'erano quelle errate da i Monetarj, o questi anticiparono il numero perché servissero moltiplicate nel giorno del natale dell'imperio. Li sei anni e due mesi di Caracalla, affermati da Dione, ed Eutropio mi fanno così giudicare di tali medaglie. [...] Geta quando morto il Padre se ne veniva a Roma anno Christi 211. era TR. P. III. e fu battuta la moneta pag. 391. coll'iscrizione. FORT. RED. e col medemo carattere d'Antonino pag. 376. P. M. TR. P. XIIII. che gli correva nello stesso anno 211. quali due medaglie si devono combinare assieme, come le scrissi. La medaglia segnata di Geta: Pont. Max. TR. P. II. Cos. II. è finta, o se antica, è fallata, perché Geta sotto Severo Padre terminò la TR. P. II. ne fu P. M. siccome mai Antonino ebbe vivendo il Padre tal titolo. Nella nuova Galeria di S. A. evvi questa mezzana, che per la bellezza della patina antica è delle 4. più belle di settemilla e più imperiali, che vi sono. P. Septimius Geta Pius Aug. Brit. PONTIF. TR. P. III. Cos. II. P. P. S. C. con l'effigie della fortuna sedente. Occone ancora p. 391. fine, pone un altra: Pontif. TR. P. IIII. ed altre ivi ed anco dice: Cos. II. des. III. che occiso non iniit, dovendo essere anno 212. Caracalla IV. Geta III. Quindi se era Pontif. non sono se non finte le medaglie, ove si legge Pont. Max. o errarono i Monetarj. La medaglia Medicea é senza dubbio vera ed antica: onde rimane che i primi colleghi P. M. fossero, come ho scritto, Balbino e Pupieno. Vegga pag. 373. nel mezzo questa medaglia di Caracalla: Imp. Antoninus Aug. Pont. Max. TR. P. X. Cos. II. Egli è certo per tante altre medaglie, e per i Marmi, che tale medaglia è finta, cioè non antica, o pure errata per l’ignoranza del Monetario. Ne conviene ad Antonino Pio, perché questi fu Cos. III. nella TR. P. II. non a M. Aurelio, perché non fu P. M. che nella TR. P. XV. così similmente è falsa la medaglia di Geta P. M. Ella dice che Geta A. V. 962. Christi 209. Nonis Martii principiò TR. P. II. io in quanto al giorno non ho ogni certezza, e se ciò si dica, Geta deve morire TR. P. IIII. come veramente sta nelle medaglie. Dunque era Caracalla TR. P. XII Geta TR. P. II. in detto anno. Caracalla però nell'iscrizione di Camerino, ch'è bellissima appresso il Panvinio è detto Pontif. TR. P. XIII. e Severo ivi Tr. pot. XVIII. come anco in tutte le monete Occonis pag. 374. V. C. 962. Come dunque Geta fu in quell'anno P. M.? Scrive Erodiano che Severo prima di partire da Roma verso l'Inghilterra, uguagliò i figli nella dignità, li fece anco consoli ec. Occonis pag. 373. in fine, si pone una di Caracalla, ch'è in queste d'argento di S. A. Pontif. TR. P. XI. Cos. III. PROF. cioè Profectio Sicché partirono i figli TR. P. XI. (Caracalla) ed I. (Geta) è bella per l'istoria questa medaglia. Occone mai nel medemo anno pone medaglie con due TR. P. onde è certo che in molte erra. Vegga in Domiziano dalla pag. 176. e seguenti, che per non porre nello stesso anno diverse Tr. P., pone in un anno diversi consolati; se bene si può difendere, perché pone gli anni ab V. C. che uno contiene due colleggi de' Consoli. Io però stimo più chiaro ch'ella ponga gli anni V. C. come gli anni Giuliani a Kal. Jan. ad Kal. Jan. tanto più che nel margine si citano i consolati, col porre TR. P. VII. VIII. come fecero il Panvinio e poscia 'il Goltzio, ed anco lei nell'indice de' Consoli, che m'inviò. Quindi nella correzione dell'Occone, ho lasciata tale emenda, ec. Io non ho altro da osservare circa le vite. o altro dell'Occone, ed ho corretto ciò che stimavo degno di correzione. Presto dunque le restituirò il libro, ma se ella averà poscia qualche dubbio, quì non vi sono altri essemplari, ne potrò indovinare. Gia le scrissi che in tante medaglie d'Adriano, che sono grande 254. mezzane 270. niuna ha la TR. P. con gli anni segnati. Le Greche sono nella Galeria vecchia, che non si possono vedere da me. Ella in molte senza il ΔΗΜΑΡΚ. ΕΞΟΥC, vi troverà ΕΤΟΥS, o L. con gli anni, come nell'indice della Galeria vecchia di S. A. ho osservato, quando lo impetrai per tre giorni. Ora però l'ho avuto per due mesi alla mano, ma non ho osato copiare, che tre o quattro medaglie. Le casse ancora della nuova sono chiuse, che 13292. non sono costate più che 400. pezze a S. A. come m'ha detto lo stesso Serenissimo. Io le pagarei 800. Era la Galeria d'un Dottore Spagnuolo, ch'era stato Giudice in Napoli, ma gli eredi per sì poco prezzo gli hanno venduto tanto. In Londra da un Mercante da Levante fu portata una medaglia d'Ottone grande latina; Un tale Veneziano da Bassano la comprò a gran prezzo per portarla a questa A. S. come ha fatto, venuto quà a posta. Io ho giudicato sia falsa, benché paja antica. è così segnata: IMP. OTTON. KESEER AUGUSTO. Effigie dell'Imperator, Securitas Serp. Una figura ch'esce da una porta, e parla in concione a 6. non armati e sotto SPR. L'effigie non è punto simile ad Ottone. Poi, si scriveva OTHO con l'H, e non due TT. e poi KESEER è troppo errato, S. A non l'ha volsuta comprare. Il Compratore ritorna a Londra, e se passa per costà, glie la mostrarà ec. e se succede, sentirò il di lei parere. Mi continui la sua grazia, e le bacio le mani. Firenze 29 Luglio 1681. Perché questo mezzo foglio non venga bianco, le soggiongerò qualche altra ciarla mia solita. Circa la medaglia col Rex. Ptol. non occorre ch'ella ponga ciò che le scrissi, perché mi pare che il luogo di Strabone che cito, convinca che muorì Giuba dopo l'impero d'Augusto. La faccia d'Augusto giovane non è in molta considerazione, perché non portando loro barba, parevano giovani, come ho osservato in molte medaglie principalmente d'argento. E se ella vedesse quelle delle colonie di Spagna, scorgerebbe come erano goffi nell'improntare. Non credo, ch'ella vogli discorrere o fare note a questa medaglia. E deve avvertire, che la geografia dell'Africa Romana è molto difficile. Il P. Garnier Giesuita il più dotto sia in Parigi ne ha scritto; ma io ho mostrato che in due carte fa sopra 100. errori" (Noris 1741, lettre XLIII, col. 121-125; Missere Fontana 2000, p. 170, note 41).

References

  1. ^  Mezzabarba Birago, Francesco (1683). Imperatorum romanorum numismata a Pompeio magno ad Heraclium ab Adolfo Occo ne olim congesta, nunc augustorum iconibus, perpetuis historico / Chronologicis notis, plubribusque additamentis illustrata, et aucta. Mediolani: Ex Typographia Ludovici Montiae.
  2. ^  Noris, Enrico (1741), Istoria delle investiture delle dignità ecclesiastiche, scritta dal padre Enrico Noris poi cardinale di santachiesa contra Luigi Maimburgo con dugento, e quatro lettere parimente non più stampate del medesimo autore in materie erudite, in Id., Opera Omnia, V, Mantova: A spese di Gio. Alberto Tumarmani.
  3. ^  Missere Fontana, F. (2000), "Francesco Mezzabarba Birago (1645-1697). Tra collezione ed erudizione numismatica nella Milano del Seicento”, Rivista Italiana di Numismatica, 101, pp. 159-215.