| |Grand document=-Lettre du 12 mai 1682 (de Florence) : « Godo sommamente che proseguisca con felicità e sollecitudine la stampa del ſuo insigne volume, ch'è da tutti desiderato per le correzioni ed aggionte che V. S. Ill. gli aggiugne. Ella teme va che la guerra le intorbidasse la stampa; ma le cose sono almeno per quest'anno in caminate alla pace » ; « Ora S A S. prima d'andare in Villa mi mandò una cassa piena di medaglie dei i tre ultimi secoli, cioè dal 1440. fino al presente anno. Le medaglie e monete d'oro pesano circa 24 libre, e sono de'Papi, Impp. Regi, e Principi, come anco quelle d'argento. Li medaglioni del Re Carlo II dell'Inghilterra sono le più belle. Ve ne sono 7. medaglioni dell'Elettore di Brandemburgo con le imprese fatte avanti la pace del 1679 contro li Suetesi. Le medaglie di tutti li Sforzeschi Duchi già di cotesto stato vi sono in oro, argento, e metallo. Io non vederò più sì preziosa raccolta. Erano tutte confuse. Fra quelle di mettalo, ne ho trovato una sola antica d'Onorio Imp. quale è prima magnitudinis ed ivi vi si legge: D. N. Honorius P. F. Aug. Caput ejusdem diademate gemmato coronatum, SAPIENTIA. Mulier stolata dextera florem, sinistra hastam tenens. Io la stimo rara per essere di tale grandezza. Non v'è apertura alcuna che S. A. S. sia per chiamare il Sig. Dottor Bon, come già a queto istesso ho scritto; ne so come gli sia venuta tale speranza nel capo. Ora S. A. spende sopra 200. mila piastre nelle nuove fortificazioni di Livorno, ne vuole entrare in altre speſe, anzi ne va scemando delle ordinarie meno necessarie. Gli sono state inviate dall'Egitto 300. medaglie, che ora sono nel Lazzaretto di Livorno, e S. A. mi ha detto che me le manderà per vederle, e se vi sarà cosa rara, ella ne sarà avvisata. La prego continuarmi l'onore della sua grazia e le bacio le mani. Firenze 12. Maggio 1682 ». (Noris 1741, lettre LXV, col. 206-207). | | |Grand document=-Lettre du 12 mai 1682 (de Florence) : « Godo sommamente che proseguisca con felicità e sollecitudine la stampa del suo insigne volume, ch'è da tutti desiderato per le correzioni ed aggionte che V. S. Ill. gli aggiugne. Ella teme va che la guerra le intorbidasse la stampa; ma le cose sono almeno per quest'anno in caminate alla pace » ; « Ora S A S. prima d'andare in Villa mi mandò una cassa piena di medaglie dei i tre ultimi secoli, cioè dal 1440. fino al presente anno. Le medaglie e monete d'oro pesano circa 24 libre, e sono de'Papi, Impp. Regi, e Principi, come anco quelle d'argento. Li medaglioni del Re Carlo II dell'Inghilterra sono le più belle. Ve ne sono 7. medaglioni dell'Elettore di Brandemburgo con le imprese fatte avanti la pace del 1679 contro li Suetesi. Le medaglie di tutti li Sforzeschi Duchi già di cotesto stato vi sono in oro, argento, e metallo. Io non vederò più sì preziosa raccolta. Erano tutte confuse. Fra quelle di mettalo, ne ho trovato una sola antica d'Onorio Imp. quale è prima magnitudinis ed ivi vi si legge: D. N. Honorius P. F. Aug. Caput ejusdem diademate gemmato coronatum, SAPIENTIA. Mulier stolata dextera florem, sinistra hastam tenens. Io la stimo rara per essere di tale grandezza. Non v'è apertura alcuna che S. A. S. sia per chiamare il Sig. Dottor Bon, come già a queto istesso ho scritto; ne so come gli sia venuta tale speranza nel capo. Ora S. A. spende sopra 200. mila piastre nelle nuove fortificazioni di Livorno, ne vuole entrare in altre spese, anzi ne va scemando delle ordinarie meno necessarie. Gli sono state inviate dall'Egitto 300. medaglie, che ora sono nel Lazzaretto di Livorno, e S. A. mi ha detto che me le manderà per vederle, e se vi sarà cosa rara, ella ne sarà avvisata. La prego continuarmi l'onore della sua grazia e le bacio le mani. Firenze 12. Maggio 1682 ». (Noris 1741, lettre LXV, col. 206-207). |